Mantova, discarica di eternit vicino alla ciclabile. Via libera alla bonifica
Rfi annuncia al Comune l’apertura del cantiere per il 9 luglio. Durante la rimozione dell’amianto l’area dovrà essere isolata
Nicola CorradiniMANTOVA. Scatterà il 9 luglio la bonifica delle lastre di cemento-amianto (eternit) abbandonate da anni nel terrapieno della massicciata ferroviaria che affianca la pista ciclopedonale diretta alla Canottieri ad altezza dell’isola delle Oche. La società ferroviaria, a cui appartiene il terreno, lo ha comunicato all’assessorato all’ambiente nei giorni scorsi.
Il piano di intervento è stato consegnato agli inizi del mese al servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro di Ats e quindi la ditta può procedere con l’eliminazione delle lastre che affiorano dal terreno a pochi metri dalla pista.
Secondo quanto previsto dall’impresa a cui si è rivolta Rfi, le operazioni di bonifica dovrebbero durare un paio di giorni. Sarà necessario chiudere l’accesso all’area interessata (quindi anche la pista ciclopedonale) durante le fasi di estrazione del materiale contenente amianto.
Le ragioni sono facilmente intuibili: l’estrazione delle lastre può portare alla diffusione in aria di fibre di amianto, sostanza cancerogena messa al bando con una legge del 1992. Occorrerà quindi non solo prevedere forme di tutela particolarmente meticolose per il personale al lavoro, ma anche allestire un cantiere in grado di isolare l’area delle operazioni dall’ambiente circostante.
Tutte misure che vengono attuate normalmente nelle operazioni di bonifica ma che in questo caso richiederanno soluzioni tecniche particolari, visto che il materiale si trova in parte sottoterra.
Questa circostanza pone qualche incertezza sulla durata effettiva del lavoro di rimozione del materiale pericoloso, visto che non è possibile prevedere con certezza cosa troveranno gli operai quando inizieranno a scavare nella discarica abusiva.
La presenza della discarica era stata segnalata da una petizione organizzata da una residente nella zona, Marina Romani.
«La notizia della calendarizzazione dell’inizio lavori è positiva - dice l’assessore all’ambiente, Andrea Murari - Abbiamo insistito per stringere i tempi il più possibile. Tutto parte da una petizione, un bell’esempio di collaborazione tra i cittadini e un’amministrazione che sta investendo molto per eliminare l’amianto dalla città». —
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