MANTOVA. L’annuncio è stato dato dal vescovo Marco Busca a tutti gli operatori riuniti nella sede della comunità Mamrè di San Giorgio: dal 1° luglio Giordano Cavallari non sarà più direttore della Caritas diocesana. Al suo posto ci sarà una donna: «Silvia Canuti - si legge in una breve comunicazione apparsa sul sito della Diocesi - è la persona scelta dal vescovo Marco per coordinare l'intensa attività di vicinanza e ascolto dei poveri della chiesa mantovana».
Quarantotto anni, mamma di quattro figli, originaria di Casalmoro, Silvia Canuti da 25 anni abita con la famiglia a Castelnuovo di Asola. Educatrice professionale, laureata all’Università di Padova, la sua professione l’ha portata a occuparsi di tossicodipendenze e di disagio giovanile anche come libera professionista. Con alle spalle un periodo da catechista a Casalmoro, per lei si tratta del primo incarico all’interno della Caritas diocesana.
Al passaggio di consegne tra Cavallari e Canuti erano presenti, oltre al vescovo Marco Busca, anche i principali responsabili dei vari settori della vita diocesana e tutti i collaboratori che animano le numerose strutture della Caritas distribuite sul territorio provinciale.
Istituita nel 1982 dal vescovo Carlo Ferrari, «quale organismo inteso a favorire l'attuazione del precetto evangelico della carità nella Chiesa di Mantova e nelle comunità minori (parrocchie)», l’attività della Caritas diocesana di Mantova oggi è incentrata nell’ascolto delle persone in difficoltà, nell’osservazione della realtà sociale e nell’individuazione di interventi diretti di carità e di tutela dei diritti dei cittadini deboli. Si va quindi dai centri di ascolto d all'Osservatorio delle povertà, dall’aiuto alle famiglie in difficoltà economica alle adozioni a distanza, dal sostegno ai progetti di intervento in caso di gravi emergenze e calamità naturali nel territorio nazionale e internazionale alla distribuzione di farmaci alle persone seguite dai centri di ascolto, all’accoglienza di persone in difficoltà attraverso la promozione e la gestione di servizi residenziali.
Solo nel 2016 sono state 12mila le persone aiutate dalla Caritas di Mantova.