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Limite per i sacchetti gratuiti. Superata la soglia: ora si paga

Residenti sul piede di guerra per il nuovo regolamento per la gestione dei rifiuti «Assurdo assegnare la stessa quantità a tutti. E con Aprica non c’è risparmio»

RITA LAFELLI
1 minuto di lettura

CURTATONE. Pioggia di polemiche sul nuovo regolamento per la gestione dei rifiuti urbani di Curtatone. Ad infiammare gli animi, la stretta sulla distribuzione gratuita dei sacchetti per la raccolta della plastica.

Come è stato annunciato qualche giorno fa, l’amministrazione comunale ha chiuso l’epoca dell’erogazione illimitata dei sacchi, introducendo limiti anti-spreco, in vista del debutto del nuovo distributore automatico che a settembre entrerà in funzione nella piazzola ecologica di Montanara. Le modifiche al disciplinare, approvate in giunta, consentono a ciascun nucleo familiare di richiedere gratuitamente fino ad un massimo di 75 sacchetti l’anno (suddivisi in rotoli da 25 pezzi).

Superata questa soglia, gli utenti dovranno pagare un contributo di circa due euro a confezione, che verrà addebitato in fattura. La stretta ha provocato un’ondata di polemiche.

«E’ assurdo assegnare la stessa quantità di sacchetti a tutti: i single e le coppie producono meno rifiuti delle famiglie numerose - tuona Michele Pepe, uno dei primi residenti che hanno dato il via al fuoco incrociato di polemiche - La plastica è il materiale da imballaggio che va per la maggiore in Italia, perciò, per una famiglia media, 75 sacchetti l’anno sono pochi. Questo significa che dovremo sobbarcarci spese extra».

Alle lamentele di Pepe si sommano le voci di tanti altri cittadini, che da giorni stanno protestando sui social network. «Il Comune ci aveva promesso che con Aprica avremmo risparmiato, ma non è affatto vero - sottolinea un residente - La bolletta di quest’anno è più alta di quella del 2017. Il servizio è molto più scadente di prima ed ora dobbiamo pagare anche i sacchetti».

«Le tariffe hanno subito un ritocco al rialzo di circa il 2% - ammette l’assessore all’ambiente Cinzia Cicola - Il rincaro è dovuto agli investimenti fatti per migliorare il servizio e sostituire i bidoni. Nonostante ciò, i cittadini quest’anno spenderanno l’8% in meno rispetto al 2016, quando il porta a porta era ancora gestito da Mantova Ambiente. Dunque il risparmio c’è».

Riguardo al nuovo regolamento, Cicola precisa: «Vogliamo ottimizzare il servizio e ridurre gli sperperi. L’anno scorso i cittadini hanno ritirato quantitativi esorbitanti di sacchetti per la plastica. Almeno il doppio di quanto fosse necessario. Pertanto abbiamo deciso di dare un taglio agli sprechi e scongiurare il rischio che alcuni residenti facciano incetta di rotoli, lasciando a secco altri utenti. Secondo le nostre stime, in un anno una famiglia media non dovrebbe consumare più di una cinquantina di sacchi per la plastica. Noi gliene forniamo gratuitamente 75. Il regolamento, però, è sperimentale. Se dovesse emergere che i quantitativi sono insufficienti, provvederemo a modificarlo». —


 

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