Fuoriprogramma all’assemblea di Confindustria Mantova, dove agli interventi del sindaco Palazzi e del presidente Marenghi si somma quello di Beniamino Morselli, non previsto in scaletta. Il presidente della Provincia, in fascia blu, sale sul palco del Bibiena per consegnare nelle mani del governatore Fontana il “Documento di programmazione infrastrutturale del territorio provinciale”. Un elenco di priorità che è il frutto di un’inedita sintonia tra enti locali, camera di Commercio e associazioni.
Partendo da un plafond minimo di 30 milioni per gli interventi ordinari nel quinquennio – cifra che Marenghi chiede al Fontana di riservare alla provincia di Mantova – il documento si articola in cinque punti, con le relative stime progettuali. Tra le “grandi opere indispensabili” figurano l’autostrada Cremona-Mantova e la chiusura a sud del sistema tangenziale, passando per Borgo Virgilio e Bagnolo San Vito. Considerati non rinviabili anche gli interventi di manutenzione alla Goitese, di cui era previsto il passaggio alla nuova società Lombardia Mobilità, e per la quale è in vigore il limite massimo di velocità di 50 chilometri.
Altro nodo, quello del Porto di Mantova, da ripensare secondo una nuova governance che veda «l’integrazione con i sistemi intermodali dell’area Nord Est per definire una strategia comune per le modalità stradale, ferroviaria e fluviomarittima». Infine, al quinto punto, il “quadro strategico di infrastrutturazione ferroviaria per le merci”.
Altrettanto strategico del raddoppio della linea Milano-Mantova, oggi penalizzata da un binario unico che umilia i pendolari. —
ALESSANDRA ALDEGHERI