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Niente canotte e shorts inguinali all’oratorio di Cicognara

Dress code al centro giovanile. Si entra solo con magliette a mezza manica, pantaloni e gonne a metà gamba: «Decoro, è come una scuola»

Riccardo Negri
2 minuti di lettura

VIADANA (CICOGNARA). E’ stato istituito un “dress code” al centro giovanile Don Bosco di Cicognara, l’oratorio dell’unità pastorale Cicognara-Cogozzo-Roncadello.

A partire dal 20 giugno si entra solo con le mezze maniche e con pantaloni e gonne almeno a metà gamba: niente più top, canotte e shorts inguinali. Come si può leggere sulla pagina Facebook dell’unità pastorale, le motivazioni del provvedimento sono legate al rispetto del luogo educativo, «che è come una scuola o un ospedale», e anche a esigenze di buon gusto. In caso di inottemperanza, i volontari del bar o il parroco don Andrea Spreafico richiameranno al microfono il giovane (o l’adulto) in abiti succinti, invitandolo a uscire: «E’ un compito antipatico, che volentieri faremmo a meno di svolgere, ma vogliamo che l’ambiente resti educato ed educativo. Chi non è vestito giusto, per favore resti fuori, per evitare a tutti un fastidio».

L’esigenza di adeguarsi a un “dress code” viene illustrata con un po’ di ironia: «No ai top “senatoriali”, ai grand canyon e ad altri scorci panoramici mozzafiato. Certe robe le fai vedere solo a tuo marito o a tua moglie; e, se non ce l’hai ancora, meglio cambiare stile, altrimenti non lo/la trovi più. La regola vale per uomini e donne, e non ci sono eccezioni, neanche per i parenti del don o per i finanziatori che versano le offerte più cospicue. E buon caldo a tutti: state certi che non morirà nessuno in mezze maniche».

L’oratorio negli ultimi anni è stato notevolmente ammodernato e rilanciato; e il provvedimento, a giudicare dalle reazioni sui social, sembra condiviso dalla totalità degli adulti e genitori. Il regolamento per l’ingresso in oratorio stabilisce inoltre il divieto di fumare (comprese le sigarette elettroniche) e di far entrare animali. Analoghe prescrizioni sono da tempo affisse pure all’ingresso delle chiese, con l’invito a rispettarne la sacralità anche e soprattutto col silenzio.

«Per tutti gli altri, benvenuti. Noi cristiani di Cicognara, Roncadello e Cogozzo, abbiamo costruito l’oratorio perché diventi la nostra seconda casa. Viene pulito, riscaldato, attrezzato e mantenuto dalle offerte raccolte ogni domenica nelle nostre chiese. E’ aperto anche a coloro che non sono cristiani, a patto che anche loro, come tutti, rispettino le regole di gentilezza e cordialità, e trattino con profondo rispetto il nostro Dio, le persone e le attrezzature messe a disposizione dalla sua grazia». Nei giorni scorsi, intanto, è partito il Grest: per la prima volta si è superata quota duecento iscrizioni, senza contare i numerosi assistenti e la cinquantina di volontari che danno una mano in vario modo. Al Grest sono vietati cellulari e videogiochi. Domenica si è svolta inoltre l’iniziativa “Puliamo il Creato”: diversi bambini e ragazzi, accompagnati da alcuni adulti, si sono dati appuntamento per pulire i centri abitati dei tre paesi. La conclusione è stata col pic-nic in oratorio. —

 

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