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Il museo della Croce rossa fa il pieno con la fiaccolata, nel 2018 un boom di visite

Nei primi sei mesi dell’anno la struttura ha avuto il 32,7% di ingressi in più rispetto al 2017: record di presenze a giugno nei giorni della manifestazione

Luca Cremonesi
1 minuto di lettura

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Record di visite al Museo internazionale della Croce rossa di Castiglione delle Stiviere, e in particolare in occasione della settimana che ha portato alla fiaccolata del 23 giugno scorso. In termini percentuali si parla del 32,7% di visite in più nel raffronto tra primo semestre 2017 e stesso periodo di quest’anno, con il picco di presenze proprio nei giorni della manifestazione. Quest’anno il museo di Castiglione, aperto dal 1959 in via Garibaldi nel palazzo Longhi, ha sperimentato le aperture serali e ha confermato l’orario continuato nei giorni a ridosso della fiaccolata. Un grande impegno insomma, che, come ogni anno, ha permesso ai molti volontari e al personale del museo di affrontare una delle settimane più intense per la grande associazione umanitaria nata da un’idea di J. H. Dunant.

Nei quattro giorni sono stati accolti e accompagnati circa duemila visitatori provenienti da tutto il mondo. A questi si devono aggiungere i presidenti delle società nazionali consorelle provenienti da 60 Paesi, dalla Micronesia all’America Latina, passando per l’Europa. Il museo ha anche ospitato la mostra, a cura della Federazione internazionale, “The future is now, by IFRC Solferino academy”.

Un lavoro di squadra che ha permesso di offrire ai molti volontari di Croce Rossa visite guidate, intrattenimento, ristoro e un momento di riflessione in quello che è il primo museo aperto al mondo per raccontare la storia della Croce rossa. «Il museo è stato costantemente collegato a tutti gli eventi della settimana con un incessante via vai che ha colorato di rosso ogni sala» commentano Mara Tonini, responsabile della didattica, e Giuseppe Barrile, conservatore museale. “Solferino 2018” è stato un meraviglioso crocevia di uomini e donne della Croce rossa, ma come tutte le più belle avventure anche questa è terminata: «Stamane, mentre ci accingevamo ad aprire il Museo - proseguono - l’attenzione è caduta sulla strada, tutta segnata da piccole gocce rosse, la cera della fiaccolata. A quella vista, la nostra mente è andata subito alla fine di giugno di 159 anni fa: anche allora, sicuramente, la strada sarà stata segnata da migliaia di gocce rosse, ben diverse però dalla semplice cera».

Ora che la calma è tornata anche al museo, la Tonini e Barrile concludono la loro riflessione con «il ricordo dell’ennesima fiaccolata, dell’esserci ritrovati insieme per abbeverarci alla fonte della nostra origine, dell’aver vissuto il rinnovamento nel nostro senso di appartenenza. Aspetteremo un anno prima di vivere di nuovo queste sensazioni».

Il museo, dunque, conferma la sua rinascita, avvenuta dopo la ristrutturazione di qualche anno e fa, il nuovo organigramma e la gestione in sinergia con il comitato locale di Croce rossa.

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