Anche la seconda asta senza offerte. Ancora salva l’oasi naturale del Paiolo
Il prezzo dell’area destinato a scendere sotto i 3 milioni di euro: un affare per chi pensa di costruire davanti al Poma
Sandro Mortari
MANTOVA. Anche la seconda asta è andata deserta. Ciò significa che quei circa 100mila metri quadrati di terreno al Trincerone, tra via Donati, via lago Paiolo e via Nenni ritenuta di pregio dal punto di vista ambientale e paesaggistico, per il momento non si tocca. E continuerà a rimanere un’oasi naturale a due passi dalla città, ritengono gli ambientalisti che per salvarla dalla cementificazione avevano raccolto qualche anno fa circa 12mila firme.
Resta, quindi, invenduta quell’area dove è previsto il piano attuativo Nuovo ospedale, proposto dalla Pitentino srl e poi rimasto al palo a causa del fallimento della società costituita dalla Bottoli spa e dalla laterizi Brioni.
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La seconda asta, dopo quella del settembre dello scorso anno, è stata bandita alcuni giorni fa. «Non abbiamo avuto alcuna offerta - annuncia Enrico Voceri, curatore fallimentare della Pitentino srl - Ciò significa che tra qualche mese ne indiremo un’altra». La prima base d’asta, l’anno scorso, fu di 3 milioni 840mila euro; la seconda è scesa a circa 3 milioni. Chiaro che al terzo tentativo il prezzo subirà un ulteriore ribasso, rendendo ancor più appetibile quel terreno di 96.224 metri quadrati. Va considerato, infatti, che chi si aggiudicherà l’area acquisirà anche il piano attuativo che prevede la realizzazione di un nuovo quartiere della città per quasi mille abitanti teorici.
Quel piano urbanistico è firmato dall’archistar Podrecca e prevede la costruzione di edifici residenziali, commerciali e direzionali che si affaccerebbero su una piazza in cui verrebbe riproposto lo scorrere del vecchio canale Paiolo, con tanto di parcheggio sotterraneo proprio davanti al nuovo ospedale Carlo Poma. Un insediamento voluto dal centrosinistra che governava in Comune con il sindaco Brioni.
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Va ricordato che il tempo non sta dalla parte dell’eventuale nuovo acquirente, visto che il piano attuativo, approvato dal consiglio comunale nel 2009, scadrà l’anno prossimo; la legge voluta dal governo Monti lo ha prorogato automaticamente per tre anni. Superato questo inconveniente, ne resta un altro: quel piano ha perso l’autorizzazione paesistica, scaduta nella primavera dell’anno scorso. L’acquirente, dunque, dovrà rifare la richiesta in Comune. Essendo tutto in regola, difficile che Via Roma possa rifiutarlo, anche se occorrerà tempo per rilasciarlo.
Una decina d’anni fa, quando la Pitentino decise di lottizzare l’area dell’ex lago Paiolo dovette comprare i terreni spendendo circa 10 milioni di euro. Altri 8 milioni di euro costarono la progettazione di Podrecca e le opere di urbanizzazione, poi bloccate a causa delle difficoltà finanziarie della società sfociate nel fallimento. Adesso con meno di 3 milioni di euro (nell’asta c’è anche l’offerta minima rispetto al prezzo base) si potrebbe far ripartire la macchina. —
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