Pegognaga, i Civici uniti ribadiscono il loro no alla fusione
Nella sala civica di Pegognaga l'incontro sulla fusione con Motteggiana
Vittorio NegrelliSala civica di Pegognaga gremita per l’incontro promosso dai Civici Uniti per Pegognaga sul tema “La fusione è per sempre, votiamo consapevoli”. Alla serata, introdotta da Matteo Zilocchi e dai capigruppo Daniela Nizzola e Tertulliano Lasagna, hanno partecipato l’ex sindaco di Curtatone Antonio Badolato e Romano Bondavalli, portavoce del comitato per il No alla Grande Mantova. Nizzola e Lasagna hanno spiegato che il percorso verso la fusione fra Pegognaga e Motteggiana non è un atto dovuto e obbligatorio ma può diventare definitivo, e che mancano i fondamentali della contiguità geografica e i riferimenti storici. Si tratterebbe, inoltre, di una «scelta calata dall’alto priva di adeguato coinvolgimento della cittadinanza». I vantaggi economici sarebbero, inoltre, temporanei e non certi. I Civici Uniti ribadiscono, quindi, il loro no alla fusione e puntano su un’unione dei comuni della zona.
Badolato ha espresso le sue perplessità perché col nuovo comune cambierebbero connotati territoriali, identità e valori. Bondavalli si è soffermato sul perché della fusione, dato che già esiste un’unione spinta fra i due comuni, a meno che non ci siano interessi di politici che «pensano più alle prossime elezioni che alle future generazioni». Tra il pubblico il segretario del Pd Marco Carra, che ha confermato l’esigenza di approfondire il confronto. «Sull’utilizzo dei contributi statali connessi alla fusione – ha aggiunto Carra – maggioranza e minoranze possono trovare convergenze sugli investimenti nelle strutture sportive». Nereo Montanari, ex sindaco di Motteggiana e sostenitore del no, ha citato, invece, lo stato di abbandono di Borgoforte dopo la formazione di Borgo Virgilio. —
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