Sfida sui trattori dei nonni: in cento per la gara di aratura
Si è conclusa la 23esima edizione dell’evento organizzato dagli Aratori del Po. Domenica pomeriggio le premiazioni: tra le medaglie David Saccoman per la categoria giovani
Giorgio PinottiQUINGENTOLE. Un centinaio i partecipanti alla 23esima gara nazionale di aratura con trattori d’epoca di Quingentole, la tre giorni di eventi, prove di abilità, musica e momenti conviviali organizzati dagli Aratori del Po. Domenica mattina l’appuntamento clou, diventato ormai una tradizione, capace di attirare pubblico da tutta la provincia, incuriosito dall’insolito spettacolo. Da venerdì sera a domenica mattina, si sono radunati a Quingentole trattori e macchine agricole di un tempo che si sono misurati con l’aratura e la trebbiatura alla maniera antica.
Tra i momenti più suggestivi ci sono stati la aratura in notturna e la gara di aratura che si è svolta domenica. Dopo la competizione, il pranzo e quindi le premiazioni. Diversi i riconoscimenti assegnati nei tre giorni. Per la prova di potenza con aratro hanno avuto la meglio Davide Valbusa, Bruno Magnani, Davide Negri, Pietro Furlan, Luca Manfrin, Giancarlo Greghi e Fabio Furini. Il premio per il trattore più caratteristico è stato assegnato a Fabio Freddi. Nella categoria aratri a sollevatore il primo posto è andato a Tiziano Marchi, seguito da Sergio Gioia e Franco Fulgeri. Per gli aratri a carrello sono saliti sul podio Remo Sarzi Amadé, Stefano Golfrè e Roberto Zonta; per la gincana Domizio Negrelli, Franco Paolini e Paolo Roveri. Il premio Giovani aratori è andato, invece, a David Saccoman.
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