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Continuano i danni delle nutrie. A rischio anche un palo Enel

Segnalazione da Cavallara: la buca scavata proprio sotto la linea dell’alta tensione. Intanto la caccia al roditore fa registrare numeri in aumento rispetto al 2017

Riccardo Negri
1 minuto di lettura

VIADANA (CAVALLARA). Nei giorni scorsi i residenti hanno notato la formazione di una tana di nutria, molto profonda, proprio sotto un palo della linea elettrica dell’alta tensione. Lo scavo si trova lungo la sponda di un corso d’acqua, a poca distanza dal centro abitato di Cavallara. Gli abitanti hanno segnalato la problematica ai tecnici Enel, chiedendo un intervento di consolidamento e messa in sicurezza: il palo di cemento appoggia solamente su pochi centimetri di terra.

Da tempo le tane di nutria vengono indicate come potenzialmente pericolose, soprattutto dagli agricoltori, i cui trattori spesso si muovono su terreni privi di sottofondo (senza contare i danni inflitti direttamente alle coltivazioni).

Nei giorni scorsi, intanto, la Provincia reso noti alcuni dati sull’attività di cattura dei Myocastor Coypus, finalizzata al contenimento e all’eradicazione della specie dal territorio. Nel 2017 erano stati catturati e smaltiti 26.975 esemplari di nutria; ma nei primi sei mesi dell’anno 2018 si è già raggiunta quota 30mila. L’amministrazione provinciale ha chiesto alla Regione di riconoscere i necessari finanziamenti, perché solo garantendo un contributo agli operatori sarà possibile proseguire l’opera avviata, e magari raggiungere quota 100mila.

Viadana, con 2.228 capi smaltiti nella prima metà dell’anno, è al terzo posto nella graduatoria provinciale, alle spalle di Rodigo (2.870 capi) e Pegognaga (2.329).

L’anno scorso a Viadana ci si era fermati a quota 1.086. Con riferimento al territorio Oglio-Po, ecco i dati – se disponibili – relativi agli altri Comuni: Sabbioneta 1.496 capi smaltiti sinora nel 2018 (contro i 1.444 dell’intero 2017), Marcaria 1.098 (1.223), Gazzuolo 857 (363), San Martino dall’Argine 752 (737), Bozzolo 315 (166), Dosolo 298 (dato non disponibile), Commessaggio 294 (408).

Una curiosità: i 2.228 esemplari soppressi a Viadana pesavano in tutto 8.038 chilogrammi. Gli operatori devono essere abilitati e autorizzati a svolgere attività di prelievo della nutria. Possono agire singolarmente se utilizzano la sola gabbia-trappola, mentre per l’utilizzo delle armi da fuoco devono essere organizzati in squadre con un responsabile.

 

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