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Caporalato, l'assessore regionale: "Servono misure di tutela per i lavoratori"

Reazioni in Regione all'inchiesta della Gazzetta di Mantova. Melania Rizzoli:"Interverrò con ogni mezzo per cancellare dalla Lombardia questo terribile fenomeno". E la deputata di Forza Italia Polverini incalza il Governo: "La legge in vigore è infruttuosa. Centinaio e Di Maio intervengano subito"

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MILANO. «Ho letto con preoccupazione e allarme l'inchiesta sulla recrudescenza della piaga del caporalato nelle nostre campagne pubblicata questa mattina dalla Gazzetta di Mantova e intendo intervenire con ogni mezzo per cancellare dalla Lombardia questo terribile fenomeno».  l'assessore regionale a Istruzione, Formazione e Lavoro Melania Rizzoli prende posizione sul tema dello sfruttamento dei lavoratori agricoli, tornato alla ribalta della cronaca dopo il settimo arresto del 2018 avvenuto nel Mantovano.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Schiavi nei campi, il nuovo caporalato nelle micro-aziende gestite da stranieri]]

Il contesto è la piaga del caporalato nelle micro imprese agricole: imprenditori improvvisati, per lo più stranieri, affittano piccoli appezzamenti dove coltivano prodotti esotici utilizzando manodopera (proveniente da est Europa, Africa e subcontinente indiano), che viene costretta a lavorare 12 ore al giorno sottopagata e in condizioni disumane.

«La recente legge approvata dal Parlamento», ha spiegato l'assessore, è evidentemente insufficiente se non si affianca all'attività di repressione - portata avanti egregiamente dall'arma dei Carabinieri, dalla Prefettura e dal Nucleo Ispettivo Lavoro - e a un'azione preventiva sulla quale ho alcune idee, che desidero esporre e discutere al più presto con le parti sociali>>.

"Sono convinta -  ha concluso l'assessore Rizzoli - che anche in questo campo la Lombardia può intervenire con misure di sostegno e di tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, così da bloccare alla radice il proliferare di un fenomeno che, come dimostrano anche i reportage pubblicati da qualche giorno sul quotidiano dei vescovi, Avvenire, non risparmia nessuna parte d'Italia".

All'inchiesta pubblicata dal nostro giornale fa riferimento anche la deputata di Forza Italia Renata Polverini.

«Come avevamo purtroppo previsto - afferma -  la legge contro il caporalato approvata nella precedente legislatura non sta dando i risultati sperati, vuoi per le poche risorse, umane ed economiche, messe in campo sul lato della repressione, vuoi per la totale assenza di un’azione preventiva per trovare soluzioni adeguate alla ricerca della mano d’opera necessaria nelle campagne. La recrudescenza e l’ampiezza del fenomeno è dimostrata da una serie di reportage che, da alcuni giorni, compaiono sul quotidiano dei vescovi, Avvenire, con puntuali denunce sullo sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori e financo dei bambini. Oggi anche la Gazzetta di Mantova pubblica una inchiesta sul caporalato nella Pianura Padana a dimostrazione che questa piaga non riguarda soltanto il meridione ma tutta la Penisola. A questo punto come Forza Italia chiediamo ai ministri Centinaio e Di Maio di intervenire con la necessaria determinazione per reprimere un fenomeno che non può più essere ignorato dal governo nazionale.» 

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