Allarme degrado, la piazzetta del centro Po ricoperta dal guano
Molti ormai i negozi sfitti proprio per le condizioni igienico-sanitarie dell’area. I cittadini chiedono un intervento urgente
Mauro PinottiSUZZARA. Grave situazione di degrado a Suzzara, nella piazzetta del centro commerciale “Po” circondata da qualche negozio in attività, molti negozi sfitti oltre che appartamenti vuoti e balconate in completo stato di abbandono occupati solo da piccioni. Che la piazzetta fosse già stata oggetto di attenzioni e proteste da parte di cittadini che frequentano il centro commerciale è ormai noto da tempo ma ora il degrado peggiora di giorno in giorno.
Molti si chiedono come sia possibile che nessuno possa intervenire a sollecitare il proprietario o il curatore fallimentare dell'impresa Casa Giardino, che ha costruito l'immobile, a bonificare l'area. «Possibile che l'Ats o il Comune di Suzzara non dicano niente? - protesta una signora - Eppure qui c’è un supermercato che vende generi alimentari, ci sono dei bar che servono caffè, bevande e panini all'aperto. Qui all'angolo ci sono anche una farmacia e un centro medico. Questa piazzetta è una sorta di scorciatoia per chi parcheggia in via Europa per raggiungere l'iper, ma qui la gente non ci vuole passare perché ha paura di prendere malattie».
Tra negozi aperti e altri dismessi la zona sotto il porticato è coperta da guano di piccioni. Le cabine che ospitano i contatori dell'acqua hanno tutte le porte aperte o sfondate. La parte superiore è un tappeto di guano. Una porta d'ingresso dell'immobile ha la vetrata sfondata. Su un cornicione c'è un piccione malato e moribondo.
Ai piani superiori si notano finestre aperte e da un balcone spunta una membrana isolante. Il degrado viene ancora più accentuato dalla presenza di pezzi di nylon e scatole di cartone sparse sulla piazzetta. I pochi commercianti che hanno l'attività all'interno della piazzetta del centro commerciale “Po” di via Mitterrand, circondato da appartamenti chiusi e sfitti, stanno cercando di sopravvivere al degrado e ai furti.
L’ultimo è avvenuto nel marzo scorso ai danni di un negozio di telefonia. «In una situazione simile - dice un commerciante - chi ha in animo di venire ad aprire un negozio qui scappa via subito. E se devo essere sincera sono davvero stanca di dover pulire ogni mattina i “regalini” lasciati dai piccioni. Qui gli affitti non sono a buon mercato per cui pretendiamo un minimo di decoro». Da quando è stato realizzato il centro commerciale, sono stati tanti i negozi, tra cui gelaterie, pizzerie, cambio oro, centro massaggi, abbigliamento intimo, ottica, i cui titolari, vuoi per la crisi vuoi per i continui furti vuoi per altri motivi, dopo l'inizio attività sono stati costretti a chiuderle nel giro di pochi mesi. —
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