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Rissa in pieno centro, i cittadini preoccupati: dateci più telecamere

Lite sabato notte in via Mantova, tre i ragazzi feriti. L’assessore Merlo: «Nessuna emergenza, caso isolato»

Vincenzo Bruno
1 minuto di lettura

CASTEL GOFFREDO. Notte di follia sabato scorso (8 settmbre) a Castel Goffredo, dove per futili motivi è scoppiata una rissa in via Mantova, punto di accesso a piazza Mazzini. Ancora da accertare la dinamica, ma una cosa è sicura: dalla zuffa tre ragazzi sono usciti mal ridotti, con uno dei tre costretto a ricorrere all’ospedale per riparare i danni di un colpo ricevuto.

Apprensione sui social network per una vicenda che in molti dicono prevedibile: non sarebbe la prima volta che succedono episodi del genere tra i giovani che passano le serate in quella zona. C’è chi propone «telecamere dislocate nei punti strategici del paese. Darebbero più sicurezza ai cittadini e prove evidenti alle forze dell’ordine».

Ma non manca chi propone di farsi giustizia da soli: idea pericolosa che le forze dell’ordine cercano di stroncare sul nascere. Molti, poi, i genitori preoccupati per l’incolumità dei figli. «Non si è più sicuri da nessuna parte. Come si fa a mandare i ragazzi fuori?», si chiede una mamma.

Anche l’assessore alla sicurezza Giulia Merlo si dice preoccupata, ma fiduciosa dell’operato delle forze dell’ordine, unendosi ai tanti che sui social fanno quadrato attorno all’operato degli agenti: «Io mi sento più tranquilla quando vedo gli agenti della municipale e i carabinieri in giro» scrive una signora.

«Affidarsi alla giustizia è l’unica strada accettabile - spiega l’assessore - e ho piena fiducia in chi sta svolgendo le indagini. Si tratta di un caso rilevante ma è importante non ingigantirlo per creare facili allarmismi. La polizia locale è impegnata a tenere sotto controllo il territorio e proprio quella sera erano a poche centinaia di metri di distanza per fare controlli a campione sulle auto».

Non c’è dunque nessuna emergenza criminalità, ma solo casi isolati. «È anche per situazioni come questa - aggiunge Merlo - che sto spingendo molto sulla nascita del controllo del vicinato». Non rimane che attendere l’esito delle indagini delle forze dell’ordine, che hanno parlato con molti ragazzi nell’intento di accertare le responsabilità. Secondo quanto trapelato fino a oggi, non sarebbero ancora state sporte denunce.

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