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Ok dell’aula e convenzione, Esselunga al rush finale

Lunedì la variante al piano arriva in consiglio comunale per il via libera definitivo. L’assessore Murari: entro l’anno partirà il cantiere del nuovo supermercato

Sandro Mortari
1 minuto di lettura

MANTOVA. La vicenda Esselunga è in dirittura d’arrivo, almeno dal punto di vista burocratico-politico della pianificazione. Lunedì, alle 20, la variante al piano attuativo Mondadori approderà in consiglio comunale per l’approvazione definitiva. Una volta ricevuto il via libera comincerà la lunga cavalcata che, entro i primi mesi del 2020, porterà ad avere il nuovo supermercato del gruppo Caprotti dove una volta, in base al vecchio piano naufragato con il fallimento della Forum Mondadori, la società che faceva capo all’imprenditore di Curtatone Antonio Muto, erano previsti case, negozi e un hotel.

Verrà, così, rimarginata quella “ferita” aperta anni fa nel tessuto urbano della città, a due passi dal centro storico, in seguito all’abbandono del cantiere nell’ex piazzale Mondadori, una volta autostazione Apam, dopo la costruzione del parcheggio sotterraneo da 366 posti auto che diventerà poi, nell’ambito degli accordi con Esselunga, di proprietà del Comune. Contemporaneamente, verrà risolto il problema dell’ex palasport di porta Cerese, che sarà demolito dai privati per poi trasferire al Comune l’area asfaltata e da sistemare a parcheggio.

In aula, lunedì, arriva lo stesso piano che era stato adottato in precedenza, con un’unica modifica. «Si tratta - spiega l’assessore all’urbanistica Andrea Murari - del recepimento dell’osservazione presentata dal titolare del distributore Eni di fronte all’ex piazzale Mondadori. All’interno del piano verrà recepita una norma per garantire l’uscita e l’ingresso delle auto dalla stazione di servizio una volta realizzato il previsto rondò in viale Piave».

Dopo il semaforo verde dell’aula è già possibile ipotizzare un cronoprogramma per i successivi interventi. Innanzittutto, nel piano c’è scritto che non oltre la metà di novembre deve essere stipulata la convenzione urbanistica tra il Comune e la società Ardea di Brescia, attuatrice del piano. Ovviamente, sia il Comune che i privati hanno interesse a cominciare il prima possibile i lavori, per cui la convenzione potrebbe venire firmata anche prima. Con la convenzione il parcheggio Mondadori e il vecchio palasport verranno ceduti al Comune. A quel punto, il Comune potrà rilasciare all’impresa i permessi di costruire per i vari interventi. Entro tre mesi dal rilascio del primo l’Ardea dovrà procedere alla demolizione dell’impianto sportivo: «Ci consegneranno l’area asfaltata e da adibire a parcheggio - afferma Murari - poi valuteremo noi quali altri tipi di lavori effettuare a nostre spese. Intanto, portiamo a casa gratis l’area libera dal palasport».

Anche per realizzare il supermercato e le opere di urbanizzazioni contestuali (rotatoria, pista ciclabile e parco archeologico) servirà il permesso di costruire: anche in questo caso entro 18 mesi dal suo rilascio dovrà essere realizzato il tutto. «La cosa fondamentale - sintetizza l’assessore - è che entro quest’anno verrà avviato il cantiere». —


 

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