L’opposizione replica al sindaco di Pegognaga: consiglio fuori regola
L’annullamento del consiglio comunale aperto sulla fusione tra Pegognaga e Motteggiana, programmato per il 18 settembre
PEGOGNAGA. Le minoranze consiliari di Pegognaga, Insieme e Alternativa, rispondono alle accuse lanciate dalla maggioranza e dal sindaco Dimitri Melli in merito all’annullamento del consiglio comunale aperto sulla fusione tra Pegognaga e Motteggiana, programmato per il 18 settembre.
«La nostra richiesta di annullamento del consiglio comunale aperto sulla fusione – spiegano Daniela Nizzola e Tertulliano Lasagna – muove dal rispetto della normativa che il sindaco, in primis, dovrebbe conoscere, ovvero l’articolo 9 della disciplina della comunicazione istituzionale e obblighi di informazione. Laddove si dice che “dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficacia assolvimento delle proprie funzioni”».
I capigruppo Nizzola e Lasagna sottolineano di essere stati convocati dal sindaco venerdì 7 settembre per il giorno dopo per una conferenza dei capigruppo «indicando come ordine del giorno un consiglio comunale aperto generico». In sede e di fronte al sindaco, hanno appreso «che l’oggetto era la fusione».
«Per senso civico abbiamo accettato – dicono ora– ma per senso di responsabilità, dopo aver verificato la normativa, abbiamo comunicato al sindaco la nostra richiesta di disdetta in rispetto della legge. Ma il sindaco non dovrebbe conoscere o perlomeno verificare prima di convocare? In questo caso dovrebbe ringraziare le minoranze. Agli elettori il giudizio». —
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