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Il Comune di Mantova ferma la cartiera: opere edili non autorizzate

Sospesi i lavori per depuratore, magazzino della carta da macero e locali termici Attivazione degli impianti: sopralluogo di Arpa e la Provincia chiede chiarimenti

Monica Viviani
2 minuti di lettura

MANTOVA. Immediata sospensione di una serie di lavori edili all’interno della Cartiera di Mantova «in assenza di autorizzazione paesaggistica e di permesso di costruire». L’ordinanza è datata 17 settembre, porta la firma del dirigente dello sportello unico del Comune Paolo Perantoni ed è scattata a seguito di due sopralluoghi compiuti l’8 e il 28 agosto da personale della polizia locale e del Comune. Sotto accusa: opere di demolizione, ristrutturazione e nuova costruzione in tre settori dello stabilimento.

LE OPERE SOTTO ACCUSA.
Tre le opere «di cui è stata constatata la realizzazione» che risultano prive di permesso di costruire e sarebbero coperte solo in parte dall’autorizzazione paesaggistica rilasciata il 16 marzo scorso all’azienda. Il primo intervento sospeso dal Comune riguarda quella sorta di “terrazzamento”, visibile anche da viale Poggio Reale, che comprende locali termici, alcuni camini di grandi dimensioni e tre silos lungo la parete nord dello stabilimento. Sotto accusa anche la realizzazione di una struttura portante con copertura per il cosiddetto “magazzino cartaccia”, dove viene stoccata la carta da macero proveniente dalla raccolta differenziata. E infine sarebbero senza tutti gli ok necessari anche i lavori di smantellamento nell’area del depuratore dove ora sorgono nuove vasche con relative piattaforme in cemento armato.


LE AUTORIZZAZIONI CHE MANCANO.
Opere di cui al momento non è ancora stata resa nota la destinazione d’uso, ma per le quali «nessun permesso di costruire è stato ad oggi rilasciato - si legge nell’ordinanza - e anche l’autorizzazione paesaggistica rilasciata è riferibile solo ad una parte delle costruzioni già realizzate». In sostanza sarebbero state realizzate prima del rilascio dei necessari titoli edilizi e paesaggistici, di cui la società aveva fatto richiesta il 22 settembre dello scorso anno, e per le quali era stato avviato, ma non ancora concluso, l’iter autorizzativo. «Autorizzazioni edilizie e paesaggistiche che non vanno confuse con quelle di natura ambientale» precisano da via Roma: la Valutazione di impatto ambientale per il raddoppio della produzione di carta, chiesto dalla cartiera, è infatti ancora in corso e confluirà nella conferenza di servizi che si apre lunedì prossimo.


LO STOP DEL COMUNE
Visto che la stessa società con una nota del 7 settembre ha informato gli enti che stava «proseguendo l’attività di costruzione dell’impianto», lo sportello Unico ha deciso di sospendere d’urgenza i lavori «ritenuto che l’eventuale prosecuzione in assenza dei necessari atti abilitativi possa pregiudicare l’esito delle richieste già presentate e in istruttoria presso gli enti competenti». Lo stop, notificato lunedì al proprietario Bruno Zago e ai due direttori dei lavori responsabili delle opere di ristrutturazione e costruzione, resterà valido «sino all’esito degli accertamenti in corso».


SOPRALLUOGO DI ARPA AGLI IMPIANTI
Per quanto riguarda invece i test in corso sugli impianti produttivi, la Provincia ha chiesto chiarimenti all’azienda mentre Arpa eseguirà domani un sopralluogo nello stabilimento.

 

COSA DICE L'AZIENDA

«Riteniamo il provvedimento del Comune di Mantova eccessivo e contrario a ogni buon senso. A causa di questo siamo molto vicini a compromettere tutta la fase di test run che la Cartiera sta portando avanti. Non ci saremmo mai aspettati un provvedimento del genere visto che i progetti erano stati sostanzialmente approvati dagli enti che dovevano esprimere un parere, progetti che sono depositati presso il Comune da oltre un anno. Crediamo infine che sia evidente a tutti che le modifiche edilizie apportate sono migliorative. Questa presa di posizione del comune di Mantova va contro l’interesse dei lavoratori, dell’impresa e del Pil mantovano. Valuteremo ogni azione opportuna a difendere il proseguo del nostro lavoro».

 

 

LA REPLICA DI PALAZZI
"Non entro nel merito delle procedure edilizie che spettano ai dirigenti nel rispetto dei loro doveri di Ufficio. Voglio però chiarire che per la pubblica amministrazione non esistono progetti sostanzialmente approvati. Esistono progetti formalmente approvati o non ancora formalmente approvati. E se un cittadino prima di fare i lavori per ristrutturare casa sua non attende il permesso di costruire viene sanzionato. Ciò vale per tutti, non perché siamo cattivi, ma perché la norma prevede così. Se Pro-Gest ritiene di aver rispettato la procedura autorizzativa per le opere edilzie oggetto delle verifiche e lo dimostrerà, non ha nulla da temere. Se invece verrà confermato che per alcune opere mancava autorizzazione se ne assumerà la responsabilità, come ciascun cittadino e ciascun imprenditore. Mi pare normale che sia così ed è sbagliato e grave affermare che chiedere il rispetto delle procedure, come si chiede a tutti, sia mettersi contro l’impresa, i lavoratori e il Pil mantovano".  

 

 

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