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Mantova, ecco la piattaforma di Ocno trasformata in armadietti scolastici

Economia circolare a portata di banco: alla media Sacchi 25 Ocno armadietti. Inaugurazione con il sindaco e l'industriale Saviola

Barbara Rodella
1 minuto di lettura

MANTOVA. Sono alti poco meno di due metri, larghi 80 centimetri, a due ante e di colore bianco. Ecco i nuovi armadietti della scuola media Sacchi nati dal legno ammalorato delle piattaforme galleggianti di Ocno. Legno che ha ora trovato nuova vita nell’istituto scolastico di via Frattini grazie al lavoro della ditta Composad del Gruppo Saviola. I 25 mobiletti sono stati posizionati nelle 21 classi della scuola, nell’aula magna e nei laboratori. Ieri mattina la presentazione ufficiale davanti ad un centinaio di alunni.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Mantova, nuovi armadi nella scuola: sono fatti col legno di Ocno]]

E proprio per loro la conferenza stampa si è trasformata in una lezione sull’economia circolare e sulla salvaguardia dell’ambiente. In cattedra il sindaco Mattia Palazzi, gli assessori all’ambiente e all’istruzione Andrea Murari e Marianna Pavesi e Alessandro Saviola, presidente della Saviola Holding. L’arcipelago di Ocno aveva fatto la sua comparsa nel lago di Mezzo nell’agosto del 2016, anno di Mantova capitale italiana della cultura, ed è stato smantellato a maggio di quest’anno.

«L’idea- spiega Saviola - è nata quando ho saputo che sarebbero state dismesse le piattaforme. La nostra azienda poteva dare nuova vita a qualcosa che aveva finito il suo ciclo». Il Gruppo Saviola è stato, nel 1990, uno dei primi a puntare su mobili prodotti da legno di riciclo ed oggi, con 1400 lavoratori, trasforma un milione di tonnellate di legno all’anno.

Per arrivare ad ottenere gli armadietti donati gratuitamente all’istituto, il legno di Ocno è stato prima immerso in una vasca per essere selezionato e pulito per poi essere depositato su un lungo nastro dal quale si ricavano, dopo la pressatura a caldo, pannelli grezzi. «Avevamo bisogno di questi armadietti- commenta la dirigente scolastica della Sacchi Antonella Daoglio-. Con l’impresa abbiamo concordato il modello e il colore. Abbiamo optato per il bianco perché meglio si addice ad una classe, il colore legno si sposa maggiormente con un arredo da ufficio».

E per il legno di Ocno la possibilità di finire in un camino non si preannuncia nemmeno quando i mobiletti saranno usurati perché il gruppo Saviola si è preso l’impegno di ritirarli, trasformarli nuovamente in pannelli truciolari e poi ancora in mobili, il tutto nella filosofia dell’economia circolare. 

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