Mantova, al lavoro il cantiere per il nuovo palasport: sarà pronto in un anno
Una struttura da 500 posti circondata da un giardino. Protestano i portavoce degli abitanti: tolte altre dieci piante
Nicola CorradiniMANTOVA. I lavori per la costruzione del palasport di Borgochiesanuova (ma in realtà il quartiere è Borgonovo) sono iniziati. Sono i primi passi di un cantiere che durerà più di un anno (13 mesi) e che, a lavori conclusi, cambierà l’aspetto e, verosimilmente, la vita di questo spazio della periferia cittadina. Perché al posto dei giardini Battisti (francamente maltenuti in questi anni) sorgerà una struttura sportiva che occuperà duemila metri quadrati dei 17mila a disposizione.
Attorno al palasport - parcheggi e accessi a parte - ci sarà una cintura verde, un nuovo giardino pubblico con una nuova area giochi per i bambini (vicino al palasport), gazebo con tavoli e panchine (vicino ai condomini Aler) e una nuova illuminazione. Oltre, naturalmente, ad alberi, panchine e vialetti.
Il palasport avrà 500 posti. Il costo complessivo è di 2 milioni e mezzo. Ad aggiudicarsi i lavori era stato il Consorzio imprenditori edili di Modena.
Un’opera che non tutti nelle vie circostanti apprezzano. Ieri i portavoce degli abitanti che un paio di anni fa avevano raccolto circa 250 firme contro quello che era solo un progetto, hanno inviato una nota per rinnovare la protesta. «Quest’area, dove i residenti (circa 40 nuclei familiari) hanno acquistato con i risparmi e mediante dei mutui decennali la loro prima casa, aveva un valore anche grazie a quel polmone verde con più di 30 alberi e con un parco pubblico da sfruttare a favore dei più piccoli - scrivono - oggi (29 settembre) altre 10 piante sono state estirpate con le ruspe..Noi diciamo Basta a questo sfacelo».
L’assessore ai lavori pubblici, Nicola Martinelli, risponde che «capisco gli abitanti, ma con i lavori avranno un parco pubblico che, in quanto comunale, verrà seguito e curato. E ovviamente avrà nuovi alberi». Martinelli risponde anche ad un’altra questione sollevata dai portavoce: perché non fare il palazzetto nella vasta area a prato di via Gaber, a ridosso dei palazzi disabitati della società Robinie? «Perché quello non è un terreno di proprietà comunale - dice l’assessore - l’area più significativa e in grado di ospitare un struttura sportiva come il palasport è quella prescelta».
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