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In Valletta e San Leonardo il condominio è solidale

Progetto di Auser, Comune e associazioni per palazzo del Mago e via Volta. Dallo sportello di vicinato ai laboratori, al collegamento Skype per anziani soli

Monica Viviani
1 minuto di lettura

MANTOVA. Condomini dove si incontrano e incrociano le più disparate fragilità, dove problemi economici e psichici si trascinano dietro conflittualità sempre meno gestibili, dove l’isolamento diventa marginalità e la ghettizzazione se non dato di fatto è comunque dietro l’angolo. È l’altra faccia dell’edilizia residenziale pubblica che oggi impone a enti e associazioni un nuovo approccio al tema del welfare abitativo. Nasce da qui “Esperienze di condomini solidali”, il progetto firmato dall’associazione Auser (quale ente capofila) con Comune (assessorati al Welfare e alla Casa), Aster, Trasporto protetto città di Mantova, Anteas e Arci Virgilio, che si è appena aggiudicato un bando di Regione Lombardia e punta a «mettere in campo una serie di iniziative a più mani - spiega il presidente di Auser Edoardo Chiribella - per superare problematiche e conflitti in due realtà di edilizia pubblica del Comune come quella di Palazzo del Mago e di cinque condomini di via Volta».



Palazzo del Mago è costituito da 84 appartamenti per un totale di circa 150 abitanti, i cinque condomini di via Volta contano invece 103 famiglie e circa 230 persone. Luoghi abitativi che l’elevato numero di persone in carico ai servizi sociali, l’alta morosità incolpevole, i conflitti ricorrenti così come i problemi economici, di autosufficienza e di disagio psichico hanno visto diventare espressione di disagi, fragilità e marginalità a fatica intercettabili.



A Palazzo del Mago è già stata messa in campo nell’ultimo anno dal Comune una prima sperimentazione di sportello di vicinato «che ha visto - spiega l’assessore al Welfare Andrea Caprini - l’80% degli abitanti venire a contatto con gli operatori per risolvere problemi pratici, chiedere un consiglio o ricevere una parola di conforto. E che è servito a mediare conflitti, rafforzare il raccordo con gli assistenti sociali, creare momenti di socialità importanti grazie ad attività come il corso di teatro, la ginnastica dolce, le iniziative di benvenuto per i nuovi inquilini». Tutte esperienze che «vogliamo recuperare - aggiunge Chiribella - arricchendole con iniziative da mettere in campo insieme anche al mondo del volontariato che è una componente importante di questo progetto».
Gli ingredienti dei condomini solidali in San Leonardo e Valletta Valsecchi vanno dallo sportello di vicinato (aperto sei ore settimanali da un mediatore culturale, un educatore professionale e un volontario) alle occasioni discambio con il quartiere e la città, dagli aiuti agli anziani soli, attraverso anche il filo d’argento e i contatti via skype, alle occasioni di incontro e svago «per aiutare gli inquilini a conoscersi, ma anche imparare il rispetto delle regole che vanno dalla puntualità negli affitti alla cura della casa e dei luoghi comuni».
Partito in questi giorni, il progetto per un totale di 70mila euro avrà la durata di un anno.


 

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