Piano per Fiera Catena, esproprio del magone: scatta la fase decisiva
Arriva in giunta la variante che consentirà la demolizione. Palazzi: piano piano abbatteremo tutti i simboli di degrado
Monica VivianiMANTOVA. Scheletro-magone di Fiera Catena: è scattata la fase decisiva per l’esproprio e quindi l’abbattimento. Si tratta dell’area tra via Grayson e via Salnitro dove sorgerà la palestra di Mantova Hub e verrà realizzata la nuova piazza del quartiere. Arriverà in giunta la settimana prossima la presa d’atto degli elaborati per il procedimento di variante urbanistica che consentirà di cambiare la destinazione d’uso della zona davanti all’ex ceramica.
Qui le amministrazioni passate avevano a suo tempo previsto di realizzare il nuovo palazzo di giustizia, un parcheggio multipiano e un edificio direzionale. La giunta Palazzi nel 2017 aveva inserito l’area nel Patto per la Lombardia sottoscritto con l’allora governatore Maroni ricevendo dalla Regione un contributo di circa 4,3 milioni di euro per estendervi il progetto di rigenerazione urbana Mantova Hub. In sostanza al posto dello scheletro di cemento sorgerà una nuova piazza che sarà l’estensione di piazza Polveriera e al posto del parcheggio multipiano una palestra che servirà alla città e alla nuova scuola superiore da 900 studenti. A metà luglio via Roma aveva deliberato l’avvio formale del procedimento e ora è tutto pronto perché arrivi in giunta la presa d’atto degli elaborati di variante e della procedura di esclusione della Valutazione ambientale strategica (Vas). Un passaggio fondamentale per portare la pratica in consiglio comunale, ottenere l’ok all’esproprio di area e magone e passare quindi all’abbattimento e al cantiere.
Dal punto di vista tecnico si tratta di una variante al Piano delle regole e al Piano dei servizi. Per l’assessorato all’Urbanistica guidato da Andrea Murari rappresenta molto di più: è la concreta possibilità di vedere la demolizione dello scheletro di tre piani di cemento da una parte, e il recupero del trapezio di erbacce cinto da una rete da cantiere dall’altro.
Lo spazio compreso tra via Grayson e via Salnitro è di proprietà della società in liquidazione CeP di Carpi, che aveva immaginato di completare con servizi direzionali e il parcheggio multipiano il progetto, poi abbandonato, del nuovo tribunale nel quartiere di Fiera Catena. Un piano urbanistico incompiuto che ha portato negli anni a una situazione di progressivo degrado dell’area cadenzato dalle continue ordinanze alla proprietà per la messa in sicurezza e il ripristino delle condizioni igieniche.
A giorni quindi tutto sarà pronto perché quell’area cambi finalmente faccia. «Ci siamo impegnati ad abbattere tutti i simboli di degrado della città e passo dopo passo lo stiamo facendo» commenta soddisfatto il sindaco Palazzi.
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