Mantova, dieci matricole e la lezione di Daverio per la nuova laurea
Battesimo per Conservazione e restauro dei beni culturali. Sabato la conferenza del critico d’arte aperta a tutti
Igor CipollinaMANTOVA. “Dare futuro al passato”. Imparando a curare i beni culturali, a guarirne rughe, screpolature e sbiadimenti. Con mano decisa ma leggera, senza strafare con lifting esasperati che annegano e cancellano. “Dare futuro al passato” è il titolo della lectio magistralis che Philippe Daverio terrà il 3 novembre nella chiesa di Santa Paola (ore 10.30 con ingresso libero).
L’occasione è l’inaugurazione dell’anno accademico, il primo per il corso di laurea magistrale in conservazione e restauro dei beni culturali degli Istituti Santa Paola. Corso integralmente made in Mantova, senza l’appoggio di università altre. La lezione di Daverio è un regalo per la città tutta – sottolinea il direttore degli Istituti, Enrico Furgoni – una conferenza che si annuncia accattivante come nello stile del critico d’arte col papillon.
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Intanto le dieci matricole del nuovo corso di laurea hanno già cominciato a frequentare le lezioni: sono tutte donne, vengono da ogni angolo d’Italia e ad animarle è l’entusiasmo. L’ebbrezza di chi s’incammina per la prima volta lungo una rotta appena aperta. Un percorso articolato in 28 esami – per un totale di cinque anni, 300 crediti formativi e una trentina di docenti – con tante ore di pratica. Il ventaglio delle materie spazia dalla chimica alla storia dell’arte, l’informatica e la mineralogia. Due le traiettorie del restauro: una applicata a tele e sculture lignee, l’altra a decorazioni e monumenti.
Il corso di laurea magistrale in conservazione e restauro dei beni culturali va ad affiancarsi alla Scuola di restauro, cofinanziata da Regione Lombardia e avviata dagli Istituti Santa Paola nel 1990. Compressa in tre anni, la Scuola abilita alla qualifica di tecnico del restauro e ha saputo ritagliarsi uno spazio di prestigio nel panorama italiano. Tanto che oggi i cantieri di restauro richiedono espressamente i tecnici di scuola mantovana.
Tanto che la fama della Scuola ha contribuito a snellire le procedure di accreditamento del corso di laurea magistrale, attraverso le maglie di una burocrazia che, vista da Mantova, si temeva lenta e invece si è rivelata equa. Rigorosa, ma lunga il giusto.
Morale, in due anni la pratica degli Istituti Santa Paola è andata in porto, senza deviazioni e rallentamenti. E adesso è tutto pronto per l’inaugurazione del primo anno accademico, mentre già si pensa a una sinergia con la Fondazione UniverMantova. «Una buona notizia per gli Istituti Santa Paola, ma soprattutto per la città e il territorio» ripete Enrico Furgoni.
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