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La replica della giunta sui fondi per Villa Mirra: «Non sono vantaggiosi»

Il vicesindaco Guardini: «L’ex sindaco Tondini non conosce quello che ha firmato»

Luca Cremonesi
1 minuto di lettura

CAVRIANA. «L’ex sindaco Tondini non conosce quello che ha firmato» è la risposta perentoria del vicesindaco di Cavriana Matteo Guardini alle accuse che l’ex primo cittadino, oggi capogruppo di minoranza, ha lanciato contro l’amministrazione Cauzzi-Guardini in relazione a un contributo ottenuto dalla sua giunta per i restauri di alcuni affreschi di Villa Mirra. «E lo affermo con documenti alla mano. Come ci scrive Finlombarda - spiega il vicesindaco - l’entità complessiva dell’investimento è di 83.769,29; l’entità complessiva dell’investimento finanziario è pari a 41.769,29 euro, di cui 31.326,97, pari al 75%, a titolo di finanziamento a restituzione, e 10.442,32 euro a titolo di contributo a fondo perduto».

«È chiaro che il 90% era a carico dei cittadini di Cavriana - prosegue Guardini - perché il contributo prevede un cofinanziamento del 50%, cifra da reperire nel bilancio, a cui si aggiunge il 40% della restante somma, che è sempre a carico dei nostri concittadini perché comporta un mutuo. Solo il 10% è a fondo perduto. Non ci sembra un affare e ci abbiamo pensato per 4 anni, dato che la richiesta del finanziamento è del 14 febbraio ’14».

La giunta guidata da Giorgio Cauzzi ha valutato l’intervento: «Abbiamo rinunciato non perché, come si può pensare, non abbiamo a cuore Villa Mirra. In questi anni abbiamo ottenuto fondi a fronte di cofinanziamenti più vantaggiosi per la nostra collettività». Guardini si riferisce alle cifre ottenute per le scuole, e cioè cofinanziamenti che, spiega il vicesindaco, «a fronte di un milione di euro, ne portano 3 a Cavriana a fondo perduto».

Stessa cosa per la scuola materna, dove la parte di finanziamento a fondo perduto porta 579 mila euro a fronte di 193. «Riteniamo queste operazioni più vantaggiose per tutti». Guardini conclude ricordando che l’amministrazione ha a cuore Villa Mirra, non la dimentica: «L’abbiamo valorizzata con eventi, serate e con progetti come la sistemazione del giardino e la stanza Pasolini".

 

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