Mantova, entro l’anno il progetto per la nuova piazza Sordello e la domus
L’annuncio del ministro Bonisoli durante la visita a Castel d'Ario: il riassetto complessivo passa dallo spostamento della Questura
Sandro MortariCASTEL D'ARIO. Intervenire sulla domus per ridurre il suo impatto su piazza Sordello «è una cosa molto più ampia rispetto al problema specifico». Lo ha detto il ministro per i beni culturali Alberto Bonisoli ieri a margine delle celebrazioni del 4 Novembre nella natìa Castel d’Ario, a cui ha partecipato al fianco del sindaco Daniela Castro, tra una folla che non ha perso l’occasione per salutare e complimentarsi con l’illustre concittadino. Ridare respiro ad una piazza Sordello che rischia di soffocare tra i marmi della passeggiata archeologica per il ministro non significa solo eliminare muri e colonne, ma è un fatto molto più complesso che, addirittura coinvolge la vicina Questura, di cui da tempo si parla di spostarla altrove.
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La necessità di intervenire sula domus era stata manifestata dal sindaco Palazzi che, nel settembre scorso, aveva scritto allo stesso Bonisoli proponendogli alcune soluzioni per valorizzare la piazza e il Ducale. «Appena ho ricevuto la lettera - ha detto ieri il ministro - l’ho girata al sovrintendente. So che ci sta lavorando e nei prossimi giorni presenterà un progetto di massima che diventerà la risposta al sindaco. A quel punto apriremo un tavolo. Cominceremo a condividere alcune idee per il riassetto complessivo di quella zona di Mantova, che passa anche dalla ricollocazione della Questura, che spero sia possibile in tempi rapidi. Secondo me, se si riesce a valorizzare la piazza nel modo più semplice e più paesaggisticamente coerente possibile ne guadagna la città. C’è, però, bisogno di un intervento di pianificazione urbana. I tempi per la risposta del sovrintendente? Nelle prossime settimane, ma credo anche molto prima. È già una cosa avanzata».
Per il questore Paolo Sartori «non esistono al momento problemi particolari per trasferire la Questura. La struttura è quella che è e necessiterebbe di adeguamenti, ma averla nel centro città è un vantaggio». E spiega: «Per esperienza personale una Questura in periferia non porta grossi benefici, tant’è che tutte le Questura delle città più grandi, con problemi rilevanti di sicurezza pubblica, sono in centro. Per ora, comunque, non sono stato coinvolto se non a livello di chiacchiere su questa eventualità». E conclude: «Ovviamente io parlo dal punto di vista funzionale della struttura, mentre il ministro fa un discorso più ampio».
Il sindaco Mattia Palazzi tiene ad evidenziare un punto: «L’eventuale spostamento della questura dipende dal ministro dell’interno, che deve mettere le risorse necessarie, e non da quello dei beni culturali. Però, bisogna entrare nel merito del progetto e nella discussione va coinvolto anche il Questore».
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