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Palazzi: «A Mantova nel 2019 welfare al primo posto»

Dal blocco tariffe agli incentivi per chi va in bici: il sindaco anticipa i contenuti del bilancio previsionale. Irpef: esentati i redditi fino a 22mila euro, scaglioni per gli altri. E arriva un nuovo fondo per gli over 50 senza lavoro

Monica Viviani
2 minuti di lettura

MANTOVA. Una manovra «con ancora più attenzione a chi ha bisogno di protezione: famiglie, giovani e anziani. Con il blocco fino a fine mandato di rette e tariffe. Di fronte agli aumenti nazionali noi li blocchiamo». Presentati il 9 novembre alla maggioranza, il sindaco Mattia Palazzi anticipa i punti del bilancio previsionale 2019 mentre si appresta ad illustrarli con una serie di video sui social.

Irpef: esenzioni e equità fiscale

L’aliquota Irpef secca resta allo 0,4% (la maggior parte sono allo 0,8%): confermate le esenzioni per redditi inferiori ai 22mila euro (con la giunta Sodano era a 18mila), dal 2019 verranno introdotti scaglioni di progressività. «Siamo il capoluogo con l’esenzione più alta - sottolinea il sindaco - Però che l’aliquota sia uguale per tutti è iniquo e per questo oltre a stanziare 400mila euro per confermare l’esenzione a 4.500 cittadini in più per un totale di 20.297, introduciamo come altre città scaglioni con piccole riduzioni per redditi lordi annui tra i 22 e i 29.200 euro e aumenti sostenibili per quelli superiori ai 30mila». Nel primo caso circa 5mila mantovani vedranno l’aliquota abbassarsi allo 0,39%. Gli aumenti riguarderanno invece 9mila persone: ad esempio per redditi annui lordi (su 12 mesi) di 30mila euro si passa da 120 a 122 euro all’anno; per quelli di 56mila da 224 a 290; e per quelli di 100 mila euro da 400 a 640. «Restiamo - spiega l’assessore al bilancio Giovanni Buvoli - tra le primissime città con le tasse locali più basse, adesso anche più giuste socialmente, non facendo pagare a tutti la stessa aliquota. Tutto ciò nonostante il costo del rinnovo del contratto pubblico impiego sia stato scaricato tutto sui Comuni».

Welfare, nidi gratis e blocco tariffe

Gli 830mila euro che usciranno dalla manovra fiscale andranno tutti al Welfare: il previsionale 2019 del settore sale così a oltre 9 milioni. Risorse che prevedono ad esempio il raddoppio (da 50 a 100mila euro) del fondo per bloccare gli sfratti (100 quelli evitati nel 2018). Aumentano anche le risorse per l’istruzione con circa 250mila euro destinati a garantire il nido gratis all’83% delle famiglie. Inoltre: tariffe bloccate sino a fine mandato per case di riposo, rifiuti, pass, strisce blu e plateatici.

Nuovi fondi per famiglie e lavoro

Confermata quella per l’occupazione giovanile “Finalmente una gioia”, viene introdotta una nuova misura da 100mila euro per gli over50 rimasti senza lavoro. E nuovo è anche il fondo per la famiglia (120mila euro) che consentirà anche di realizzare un centro servizi. Al vaglio l’istituzione con Forma e Fum di corsi post-diploma. Altra new entry: 20mila euro per i bambini che non possono praticare sport perché troppo cari.

Più bus e incentivi per chi va in bici

Oltre ai 200mila euro per le navette gratuite, verranno introdotti incentivi per chi usa la bici: fino a 15 centesimi al chilometro per un massimo di 30 euro al mese. Come verificarlo? Con un’app come già fanno ad esempio a Cesena. Oltre ai già annunciati 400mila euro per 245 posti auto, altri 40mila serviranno a potenziare la frequenza dei bus Apam che collegano il centro con i quartieri a nord e con Porto Mantovano.

Riqualificazione no-stop e ciclabili

Insieme al piano straordinario da 1,4 milioni per il centro storico (4mila nuovi punti luce e arredo urbano) prosegue la riqualificazione di asfalti e marciapiedi (da viale Fiume al vecchio ospedale) e la realizzazione di ciclabili (da viale Piave a Fiera Catena). Procedono poi i piani “nuovi alberi” e “lotta al degrado” con l’abbattimento dei magoni da Fiera Catena ai Due Pini.

La Cultura non si taglia, anzi

Restano infine tutti i contributi ai festival, i concerti estivi e oltre all’evento su Giulio Romano è prevista una nuova mostra a Palazzo della Ragione. «La cultura per questa città è anche economia» .

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