Qualità della vita, in due anni Mantova scende dal primo al 18° posto
Lo studio di Italia Oggi e dell’università La sapienza di Roma evidenzia luci e ombre del territorio Mantovano
Sandro MortariMANTOVA. Mantova prima nella classifica del Sole 24 Ore sull’ecosistema urbano e 18a, ma in discesa, in quella di Italia Oggi sulla qualità della vita. I due quotidiani economici mettono in evidenza luci e ombre di una città e di una provincia dalle mille contraddizioni.
L’indagine di Italia Oggi, con la collaborazione dell’università La sapienza di Roma, è riferita alla qualità della vita nelle province italiane e tiene conto di nove «griglie»: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita, con 21 sotto dimensioni e 84 indicatori di base. Tenendo conto di ogni paramento la provincia di Mantova totalizza 685,13 punti che la collocano al diciottesimo posto della classifica che vede al primo posto Bolzano con 1.000 punti, seguita da Trento (997,73) e Belluno (910,30). Un anno fa Mantova era ottava e nel 2016 prima grazie al traino della città che, in quell’anno, era capitale italiana della cultura. In due anni l’effetto trascinamento del capoluogo è svanito e la provincia scende nella graduatoria della qualità della vita.
In discesa Mantova lo è in quasi tutti i nove parametri considerati. La posizione migliore, sesto posto (non c’è il raffronto con il 2017), è nei Servizi finanziari e scolastici (Parma è prima). Buono, qui, il dato dei clienti di phone banking per 100mila abitanti: quasi 32mila, 4° posto. Per quanto riguarda l’istruzione Mantova registra 9,16 scuole superiori per 100mila abitanti, tra i dati più alti dell’indagine, con 33,82 studenti per 1.000 abitanti (tra i più alti).
Per Affari e lavoro Mantova è al 47° posto mentre un anno fa era 42a. Pesano il tasso di occupazione (65,38%, 36°) e quello di disoccupazione (7,38%, 37°). Per disagio sociale il Mantovano è 45° mentre un anno fa era al 36°: hanno inciso il numero di morti per tumore ogni 100 morti (28, dato in aumento rispetto ad un anno fa quando era all’85° posto) e i suicidi (7,73 ogni 100mila abitanti, dato sceso dall’82° al 69° posto).
Non va meglio sul fronte della popolazione, 57° posto dal 53° di un anno fa, del tempo libero ( 53a, non c’è il raffronto con il 2017) e del tenore di vita (dal 2° al 26° posto).
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