Mantovanella isolata, rispunta l’idea del sovrappasso
Si torna a parlare della possibilità di rompere l’isolamento di Mantovanella, stretta tra il canale Diversivo e la linea ferroviaria Mantova-Verona
F.A.PORTO MANTOVANO. Si torna a parlare della possibilità di rompere l’isolamento di Mantovanella, stretta tra il canale Diversivo e la linea ferroviaria Mantova-Verona, con la realizzazione di un manufatto che permetta alla viabilità stradale di scavalcare i binari. Che si tratti di sovrappasso o sottopasso, poco cambia. L’importante è togliere almeno uno dei tre passaggi a livello che, quando sono chiusi, rendono un’isola quel gruppo di case nato dietro la stazione di Sant’Antonio. Poi c’è il problema che le sbarre restano abbassate per lunghi periodi, anche di venti minuti, paralizzando il traffico.
L’argomento è tornato di attualità in occasione di un recente confronto tra il sindaco di Porto, Massimo Salvarani, e i consiglieri regionali mantovani: Antonella Forattini, Barbara Mazzali, Alessandra Cappellari e Andrea Fiasconaro.
Sono molti i problemi di Porto legati alla ferrovia: «I residenti - riferisce Salvarani - segnalano da tempo le lunghe attese ai passaggi a livello, e ora si sono aggiunte le forti vibrazioni. Proteste emerse solo negli ultimi mesi, ma abbiamo già contattato Arpa per fare delle rilevazioni». Ad aggravare il problema pare sia stato l’intensificarsi del passaggio di merci soprattutto a tarda ora. C’è poi un problema di degrado che riguarda il parcheggio della stazione di Sant’Antonio.
Tornando al bypass ferroviario di Porto, è Salvarani a ribadire che «un sottopasso, o un sovrappasso, risolverebbe una parte importante delle criticità». Ma dove realizzare l’opera? E soprattutto con quali fondi? In merito al dove, Salvarani si limita a dire che l’ipotesi di via Gramsci (la strada per Villa Schiarino) sarebbe meglio di via Belgiardino, accanto alla stazione, perché via Gramsci è un rettilineo. Sui fondi è più dura avere certezze. Nell’incontro con i consiglieri regionali, riferisce il Comune, «tra le strade percorribili è emersa quella di chiedere di inserire delle opere tra gli interventi già previsti per il collegamento ferroviario con l’aeroporto di Villafranca, non ancora finanziati». Inoltre i consiglieri, «dal momento che la tratta ferroviaria è di competenza veneta, hanno deciso che si interfacceranno con l’assessorato lombardo ai trasporti, in modo che a parlarsi potranno essere i vertici politici delle due Regioni».
F.A.
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