I negozianti contro lo Spelacchio goitese: «Ruba i posti auto»
Serena CauzziGOITO. L’albero della discordia è approdato a Goito. Il conflitto, però, non nasce tanto per le qualità estetiche dell’albero, seppur discutibili, come già successe al povero Spelacchio romano, quanto per lo spazio e occupato. . È di martedì 4 dicembre la petizione inviata al sindaco Pietro Chiaventi, firmata da molti commercianti, che vede come oggetto la dicitura “Disagi parcheggi periodo natalizio”. L’albero in questione, di ferro e plastica, e sistemato al centro del parcheggio di piazza Gramsci, ha sottratto otto posti macchina, praticamente la metà di quelli esistenti, creando danni ai commercianti, che proprio per questo in una raccolta firme hanno manifestato le loro perplessità.
E se il primo cittadino si limita a spiegare che l’albero della discordia sarà lo stesso per tutta la durata dell’amministrazione e che i posti auto occupati in più, rispetto agli scorsi anni, sono solo due o tre, Mario Cancellieri, alla minoranza, va all’attacco: «Mi auguro che la cifra vociferata di 10mila euro utilizzata per quell’albero non sia vera, o perlomeno comprenda anche le luminarie del paese - dice il consigliere all’opposizione -. Si poteva recuperare un albero verde mantenendo la tradizione del territorio. Oltretutto, l’ubicazione poteva essere cambiata, viste le difficoltà nel trovare parcheggio».
Ma la disapprovazione da parte dei negozianti non è legata solo allo spazio occupato dall’albero di Natale, bensì anche alla sistemazione delle luminarie della via centrale del paese e i divieti di sosta che ne susseguono. Divieti che sono stati fissati per mercoledì e giovedì invece che, ad esempio, lunedì, quando i negozi sono chiusi.
Nel caos, e tra l’ilarità mostrata sui social network per l’estetica dell’albero, però, una vittoria i commercianti l’hanno ottenuta: è stato posticipato a gennaio l’inizio dei lavori per la nuova illuminazione pubblica anziché in questo mese, in modo da non intralciare ulteriormente i pochi parcheggi.
«Già non è un periodo semplice per l’economia italiana in generale – si sfoga un commerciante del luogo – se in più la nostra amministrazione anziché agevolarci ci toglie parcheggi in uno dei periodi più proficui dell’anno, non ci siamo proprio. Avere almeno slittato i lavori pubblici di un mese, però, è già tanto».
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