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Marmirolo: Galeotti pronto a fare il bis. «A disposizione del paese»

Il sindaco uscente: «Proseguiremo nell’obiettivo di unire centro e frazioni». Nel futuro programma ciclabili, riqualificazione dell’ex Goitese e ambiente

Francesco Romani
2 minuti di lettura

MARMIROLO. Paolo Galeotti, 51 anni, sindaco uscente di Marmirolo, è disponibile a una ricandidatura. La decisione è stata presa di comune accordo con la propria squadra, la lista civica “Uniamo Marmirolo” che nel 2014 ha vinto con largo margine le Comunali. Oltre duemila i voti ottenuti, pari al 51,5%, grazie al sostegno di numerose associazioni e forze civiche nonché all’appoggio delle forze politiche di centrosinistra. Un’amministrazione che si è caratterizzata per le scelte concrete più che per le distinzioni ideologiche, sulla scorta di un ruolo sempre più importante e difficile, quello di sindaci e giunte alle prese con le ristrettezze storiche dei bilanci e con nuove sfide come la risposta sociale alla crisi economica. Problemi che anche nelle piccole amministrazioni hanno fatto irruzione negli ultimi anni.

«Non nascondo che, prima di prendere questa decisione, ho pensato a lungo - spiega Galeotti -. L’esperienza di questi quattro anni e mezzo di amministrazione è stata caratterizzata per me da grandi soddisfazioni ma anche da un impegno non indifferente e da un carico di responsabilità che sento particolarmente, nel cercare di rispondere alle richieste dei miei concittadini».

Nel 2014 il sindaco uscente Paolo Rasori, sostenuto dalle forze moderate, non era andato oltre il 36%, non superando la quota dei 1.500 voti. L’erosione del consenso era dovuta anche al recupero che la lista di Galeotti aveva operato presentando un programma credibile e semplice.

«Quattro anni fa la costruzione del nostro programma è partita dall'ascolto delle esigenze del paese, da cui è nata la volontà di costruire una comunità viva, unita, integrata tra le varie realtà - racconta Galeotti -. Per ciò la nostra visione complessiva ha riguardato il corretto uso del suolo, la gestione dell'acqua, la viabilità, il lavoro e i servizi sociali».

Un intento che è stato declinato su più piani, ma che, come dopo tutti i cambi d’amministrazione, è potuto partire solo con il tempo. «Non solo - spiega il primo cittadino -. Per molte idee, la fase di preparazione e di progettazione ha richiesto tempi lunghi, anche due o tre anni, e stiamo ora intervenendo su cose che avevamo intenzione di realizzare prima».

Se la burocrazia allunga i tempi, nondimeno il disegno complessivo dell’amministrazione è stato chiaro: riqualificare il centro urbano, il cuore del paese, ma anche l’ex Goitese che, dopo la costruzione della tangenziale esterna, è divenuta una parte viva del tessuto urbano. «Non è più un taglio che interrompe, ma nella nostra intenzione dovrà diventare un asse che unisce, nella logica della integrazione. E non per niente la nostra lista si chiama “Uniamo Marmirolo”. Una visione che ci ha guidato anche nel valorizzare le frazioni, come Pozzolo sul Mincio, Marengo, creando spazi per i cittadini e ciclabili».

La terza lista di quattro anni fa era il Movimento 5Stelle che entrò in consiglio. Stanno lavorando per ripresentarsi al giudizio degli elettori partendo dall’essere maggioranza al governo dell’Italia, ma è ancora presto per capire come ci si muoverà localmente nel rapporto con la Lega. —


 

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