Sparito a Mantova monumento danneggiato dai vandali: è nei magazzini Tea
MANTOVA. Gianpiero Baldassari, presidente della Società per il Palazzo Ducale, è arrabbiato. La rabbia se la porta dentro da sei mesi. Non si dà pace da quando, il 23 giugno, trovò steso per terra in piazza Pallone il monumento a Clinio Cottafavi, direttore onorario di Palazzo Ducale deceduto nel 1937. Vandalismo di ragazzacci? Baldassari crede di no. Ha svolto indagini, in privato, e la sua ipotesi è che il busto sia stato urtato inavvertitamente da un mezzo motorizzato della Tea, e sia così rovinato a terra. Ma c’è di più: il busto è poi sparito, insieme alla base che lo sosteneva.
Là dov’era non c’è più niente, solo un tocchetto di cemento su cui poggiava la base. Da ulteriori indagini, sempre in privato, è emerso che il piccolo monumento dovrebbe trovarsi nei magazzini Tea, «alla Virgiliana o al Frassino» dice Baldassari, che vorrebbe vederlo. Il presidente Tea, Massimiliano Ghizzi, avrebbe acconsentito. Ma a tutt’oggi la visura non è stata fatta. Sempre più arrabbiato Baldassari cova un sospetto: che il busto sia spaccato. Eppure, anche in tal caso e se la Tea avesse qualche responsabilità (tutta da provare), la stessa Tea dovrebbe essere assicurata contro i danni a terzi, ovvero – Baldassari sostiene – contro la Società di cui è presidente, proprietaria del monumento.
Anche Giacomo Cecchin, durante una ripresa tv di “Mantova segreta” si è imbattuto nel “non monumento”, che non c’è. Baldassarri assicura che il direttore del Ducale Peter Assmann e il soprintendente Gabriele Barucca sono al corrente della sparizione. Come andrà a finire la storia?
Scud
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