Stop dalla Provincia alle centrali di biometano del Destra Secchia
Il provvedimento limitato agli impianti che trattano rifiuti. Esulta Magnacavallo: «Risultato collettivo, grazie a tutti»
Francesco RomaniDESTRA SECCHIA. Gli impianti che producono biometano partendo da rifiuti, quali l’umido domestico o gli scarti verdi, non possono essere autorizzati al momento, mancando le specifiche ministeriali sul processo. Per questo la Provincia ha inviato il “preavviso di diniego” alle società che hanno presentato in questi mesi istanza di autorizzazione e quelle per le quali il progetto è in corso di elaborazione. Lo stop riguarda il sito di Magnacavallo e quello di Sustinente, entrambi promossi dalla società veronese San Marco Bioenergia, nonché quello di Borgo Mantovano Pieve di Coriano, per il quale la società ha in corso la progettazione. Non riguarda invece quello, sempre a Borgo Mantovano, ma a Revere, autorizzato nel 2017 e che è in corso di costruzione.
Il punto di partenza è una sentenza del Consiglio di Stato di febbraio scorso su un caso analogo nel Veneto. I giudici hanno spiegato che in base alle norme comunitarie è lo Stato che deve specificare quando un rifiuto perde la sua classificazione. Questo per evitare disparità sul territorio nazionale. Nel caso della produzione di biometano da rifiuti questo chiarimento non è ancora stato dato. Nonostante la Regione Lombardia abbia presentato uno specifico quesito al ministero dell’Ambiente. Sino a che non arriverà la risposta chiarificatrice, insomma, la Provincia non può autorizzare centrali a biometano da rifiuti perché rischierebbe di dare un ok (o un no) al buio.
Per Magnacavallo, in più, la Provincia ha specificato che, vista la localizzazione prescelta, la situazione delle strade locali non consente di dare subito un’autorizzazione, ma serve avviare la lunga trafila della Valutazione di impatto ambientale. L’iter dunque, si ferma. Per procedere su Magnacavallo, la San Marco dovrebbe modificare la parte relativa alle strade inadeguate (per evitare la procedura di Via) e rinunciare alla matrice “rifiuti” nell’alimentazione del biometano. Oppure ricorrere contro il pre-diniego della Provincia. «Devo ringraziare tutti per questa che considero una vittoria del territorio - dice con soddisfazione il sindaco di Magnacavallo Arnaldo Marchetti -. A partire dal consigliere regionale Alessandra Cappellari, al Consorzio Oltrepò con il dottor Maurizio Guidorzi, alla Provincia con Giampaolo Galeazzi, ai Comitati che ci hanno sostenuto. Non abbassiamo comunque la guardia».
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