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Mistero su un 33enne sparito da Quistello

Uscito di casa giovedì 13 dicembre alle 15, tre ore dopo ha spento il cellulare. La compagna: «Lo avevano aggredito, era trasformato»

Francesco Romani
1 minuto di lettura

QUISTELLO. Giovedì 13 dicembre è uscito di casa e non ha più fatto ritorno. Cellulare muto, nessuna indicazione. Nulla di nulla. Gianluca Franceschina, 33 anni, sembra sparito nel nulla. Un rompicapo per i suoi amici, una forte preoccupazione per i familiari che hanno presentato denuncia di scomparsa ai carabinieri. Chiedendo anche agli amici di diffondere la foto dello scomparso. Immediate le ricerche che si sono per ora concentrate su possibili punti dove potrebbe essersi nascosto, come casolari abbandonati. Anche se le rigide temperature notturne di questi giorni portano a pensare che l’uomo possa avere trovato rifugio da amici oppure abbia passato le ultime notti in hotel.

Franceschina, senza professione fissa, una forte passione per la fotografia, qualche piccolo precedente con la giustizia abita con i genitori, il fratello Massimiliano e la compagna Nisrin, detta Cristina. Proprio a lei giovedì, attorno alle 15, ha detto di doversi recare in un bar per incontrare un giornalista per un appuntamento di lavoro. Altezza 1,70, rasato a zero e con la barba, aveva un bomber verde oliva e dei jeans. Ma al bar non c’è mai andato. Ad un’amica ha inviato una serie di messaggi confidando che si era inventato tutto. E di prendersi cura della morosa.

«Me l’aveva detto altre volte - conferma Debora Daolio -. Per questo nessuno si è preoccupato sul momento. Qualche volta era depresso. Ma come tanti». A casa non è però tornato la sera di giovedì e neppure venerdì ha dato segni di sé. Il cellulare risulta spento da giovedì alle 18,09 quando ha inviato l’ultimo whatsapp. «Da quando alcuni mesi fa aveva subito un’aggressione a colpi di martello da un amico era cambiato - dice la compagna - si era fissato su di lui, ne aveva fatto una specie di mania». Quell’aggressione, mai completamente chiarita, presenta le due opposte versioni degli unici testimoni che si accusano reciprocamente. Franceschina dovette essere ricoverato in eliambulanza per controlli.


 

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