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Welfare a Mantova, il sindaco ha scelto: Remondini nuovo dirigente

«Premiata una scelta interna». Era la funzionaria del settore dopo diversi anni trascorsi all’ufficio anagrafe di cui è stata responsabile

Sandro Mortari
1 minuto di lettura

MANTOVA. Mariangela Remondini è il nuovo dirigente del settore Welfare, servizi sociali e sport del Comune di Mantova. La nomina è stata ufficializzata il 28 dicembre dal sindaco Mattia Palazzi e pubblicata sul sito dell’ente. «Abbiamo premiato una scelta interna» ha commentato il primo cittadino riferendosi al fatto che la Remondini dal 2014 è funzionario dei servizi sociali, con posizione organizzativa (responsabile del settore sviluppo servizi sociali, una sorta di vice dirigente) dopo aver trascorso otto anni all’ufficio anagrafe del Comune capoluogo e undici a quello di Castel d’Ario.

Il neo dirigente ha già iniziato il suo nuovo compito, in sostituzione di Irma Pagliari, responsabile del settore Servizi educativi, a cui era stato affidato l’interim dopo il pensionamento di Ernesto Ghidoni.

La Remondini è stata assunta con un contratto a tempo determinato sino al termine del mandato del sindaco, nel 2020, in base all’articolo 110 del testo unico enti locali, dopo una selezione pubblica a cui ha partecipato un discreto numero di concorrenti. Un’apposita commissione ha poi formato una rosa di nomi da cui il sindaco, dopo aver esaminato il curriculum di ognuno e avuto un colloquio con ciascuno, ha fatto la sua scelta. In precedenza si era cercato il nuovo dirigente con l’istituto della mobilità, ma dei tre aspiranti che aveano fatto domanda nessuno era stato ritenuto idoneo a ricoprire un incarico così delicato come quello di responsabile del welfare.

La Remondini, 47 anni, laureata in giurisprudenza, risiede a Castel d’Ario e dal settembre 2006 lavora al Comune di Mantova, dove si è fatta apprezzare subito come esperta in materie demografiche. Fino al 2014, infatti, prima di approdare ai servizi sociali, è stata responsabile dei servizi demografici e statistici. In particolare, era diventata il punto di riferimento dell’ufficio nel periodo elettorale, prima quando c’erano da presentare le candidature, poi nel momento della raccolta e del conteggio dei voti. Nel successivo incarico di funzionario dei Servizi sociali ha saputo subito farsi apprezzare per la passione con cui affrontava il lavoro quotidiano a contatto con persone bisognose di aiuto non solo materiale. È anche diplomata in fagotto al Conservatorio di Mantova (dal 1990 al 1995 è stata insegnante di musica all’istituto comprensivo di Castel d’Ario-Bigarello). Da segnalare che l’assessorato al welfare gestisce un budget che per il 2019 è di oltre 9 milioni.

Con la Remondini salgono a sette i dirigenti in servizio in Via Roma. Gli altri sono Nicola Rebecchi, Irma Pagliari, Annamaria Sposito, Carmine Mastromarino, Paolo Perantoni e Giulia Moraschi, a cui va aggiunto il segretario generale Giuseppe Iapicca.

 

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