Un Pgt dal sapore agricolo: «Priorità alle aziende vinicole»
Nell’ultimo consiglio dell’anno il via libera ad alcune varianti. Rebuschi: «Incentiviamo le attività esistenti e in arrivo. Stop alle zone di espansione»
Sara BoschettiPONTI SUL MINCIO. L’ultimo consiglio dell’anno è stato dedicato ad alcune varianti al Piano di governo del territorio (Pgt). Presente in aula la maggioranza al completo, mentre per le minoranze c’era solo il consigliere Lorenzo Salandini. Il geometra Matteo Mozzarelli, dell’ufficio tecnico, ha illustrato tutte le varianti in esame suddividendole in due categorie: quelle richieste dai privati cittadini o da attività locali e quelle presentate dagli uffici comunali competenti. . Partendo dalle prime, sono state venti - tutte approvate all’unanimità - e, al di là di una richiesta di passaggio di un’area da agricola a verde privato e alla riscrittura con correzione di due norme (una relativa ai parcheggi e l’altra riguardante il limite minimo di metri quadri per le unità abitative nuove o ristrutturate), le altre rappresentavano richieste di attività che operano sul territorio: ampliamenti di aziende agricole o di zone di stoccaggio esterno di aziende meccaniche, domande di regolarizzazione di zone parcheggio e la realizzazione ex novo di una cantina vitivinicola. Rebuschi ha sottolineato che gli ampliamenti saranno legati alla presentazione e all’approvazione del piano di sviluppo aziendale, quindi prima della domanda di concessione edilizia ogni attività dovrà dimostrare gli interventi che vuole eseguire.
Le richieste avanzate dagli uffici, invece, hanno riguardato principalmente la revisione dei tracciati ciclopedonali, l’individuazione di alcune zone a verde privato poste al di sopra del magazzino comunale, l’uniformazione tra Pgt e regolamento edilizio sulle recinzioni, le modalità di intervento in seguito alla scadenza del piano urbanistico di località Brolo. Prima del voto complessivo - favorevole -, Rebuschi ha ribadito i principi fondamentali adottati per il Pgt, ossia approvare varianti che correggano errori presenti in precedenti varianti. «Poi desideriamo assecondare e incentivare sia le attività commerciali che già operano sul territorio sia le nuove, in particolare se si tratta di cantine vitivinicole che consentano al nostro territorio di fare un balzo in avanti. In qualsiasi caso, comunque, non saranno approvate nuove zone di espansione».
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