Il prodotto è difettoso? Puoi chiedere il cambio
MANTOVA. In tempo di saldi è bene ricordare alcune regole basilari per non farsi truffare.
E così, meglio mai dimenticare che i commercianti hanno l’obbligo di esporre il prezzo iniziale del prodotto e la percentuale dello sconto (è, invece, facoltativa l'indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso).
I negozianti devono anche fornire informazioni veritiere sui ribassi praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie (che, anche graficamente, non devono essere presentate in modo ingannevole per il consumatore) sia nelle indicazioni dei prezzi, oltre che tenere separati i prodotti in saldo da quelli a prezzo normale. I commercianti devono sempre essere in grado di dimostrare agli organi di controllo la veridicità delle informazioni relative al prodotto.
Se il prodotto acquistato risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino. Qualora un capo non sia disponibile, il negoziante deve rilasciare al cliente un buono acquisto di pari importo che dovrà essere speso entro 120 giorni dall’emissione dello scontrino.
Il negoziante deve, inoltre, consentire la prova dei capi di abbigliamento e garantire lo stesso prezzo in tutti i punti vendita della stessa catena (sono esclusi dalla facoltà della prova i prodotti che rientrano nella categoria della biancheria intima e quei prodotti che, per consuetudine, non vengono normalmente provati).
Importante. Durante i saldi l’operatore commerciale non può rifiutare il pagamento con la carta di credito.
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