In migliaia per i falò: la tradizione si rinnova in tutto il Mantovano
Folla a Revere per l’incendio della torre, a Rivalta arrivano in cinquecento. Castel d’Ario brucia la Befana in bici: «Un omaggio all’anno dello sport»
MANTOVA. Si è rinnovato nel Mantovano lo spettacolo tradizionale del burièl, il falò che da secoli brucia l’anno vecchio nel giorno dell’Epifania. Lo spettacolo pirotecnico con il tradizionale falò di Revere ha attirato una grande folla con l'incendio della torre. In piazza Grazioli c'è stato il pranzo con prodotti tipici e sapori antichi. I festeggiamenti sono ripresi nel pomeriggio poco dopo le 18, con lo spettacolo. La folla si è riunita nel piazzale davanti al Palazzo Ducale per assistere al "rogo dla vecia", acceso puntuale come ogni anno, accompagnato da musica e fuochi pirotecnici che hanno illuminato la torre.
Il rogo della Befana a Cerese
Brusa la vecia a Castel d'Ario
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A Rivalta l’imponente falò è stato allestito in piazza Basile dalla Pro Loco con la collaborazione del Comune: una catasta di legna alta oltre 8 metri e dominata dal fantoccio della Befana. Oltre 500 persone, che hanno brindato insieme e gustato panini con la salamella. A Castel d’Ario, contrariamente a quanto accaduto lo scorso anno, quando ignoti hanno dato alle fiamme il burièl la mattina del 6 gennaio la Pro loco è riuscita a erigere un falò alto circa otto metri. In cima una vécia a cavallo di una bicicletta color oro. La befana 2019 è stata bruciata dedicandola allo sport. «In onore di Mantova città europea dello sport 2019 - spiega il presidente Paolo Soave - è il 50° della Pro loco ma anche per i nostri campioni casteldariesi». Ricorda ad esempio Vincenzo Mantovani, campione olimpico (argento) di ciclismo (inseguimento a squadre) alle olimpiadi di Tokio del 1964, e la campionessa mondiale (2017) di pattinaggio su rotelle Anna Remondini oltre, ovviamente, al mitico Tazio Nuvolari. «Ancora una volta un grande spettacolo che ha attirato centinaia di persone anche dai paesi vicini. Tutto ciò grazie al lavoro dei volontari e alla collaborazione del Comune» ha sottolineato Soave. I fuochi d’artificio hanno completato la coreografia della serata allietata dalla distribuzione di cioccolata calda e vin brulè.
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Almeno per i bambini (se sono stati buoni) ieri mattina al loro risveglio hanno trovato le calze della Befana piene di dolci mentre gli adulti si sono divertiti a inviare auguri e frasi, facendo dell'ironia su amiche e parenti, via Whatsapp e altri servizi di messaggistica. La Befana 2019 ha portato a Suzzara l'inaugurazione del nuovo defibrillatore che è stato posizionato sotto il portico, tra via XI Febbraio e piazza Castello, di fronte alla Torre civica.
Si tratta del secondo apparecchio salvavita, presente in centro storico ed è il primo acquistato dal gruppo podistico Avis Suzzara, grazie ai proventi della Camminata. Alla cerimonia era presente il sindaco Ivan Ongari, il presidente della sezione Avis podismo Giorgio Staffa e il presidente della pro loco Città di Suzzara Franco Bigi. Al termine, tutti in piazza Garibaldi, dove la gente era impaziente di assistere all'accensione del falò della Befana ancora una volta con la distribuzione di dolci e vin brulè.
Alcuni cittadini, tra la legna del falò hanno infilato, i calendari del 2018. Le fiamme in breve tempo hanno avvolto lavècia regalando a tutti i presenti un bel tepore, data la giornata soleggiata ma piuttosto fredda. In serata al cinema Politema un film a tema "La befana vien di notte".
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