Mantova, addio al magone di Due Pini: ultimi mesi per il maxi garage
L’autorimessa costruita nel 2004: da allora è vuota e in progressivo degrado. L'assessore Murari: «Diventerà comunale a settembre. Al suo posto un campo sportivo»
Nicola CorradiniMANTOVA. Per gli abitanti del quartiere Due Pini la data da segnare sul calendario è l’otto settembre. È il giorno in cui il garage costruito nel 2004 nell’ambito del piano di riqualificazione (Pru) di Borgochiesanuova - e rimasto quasi del tutto inutilizzato - diventerà proprietà comunale. A quel punto scatterà l ’iter che porterà all’abbattimento dell’edificio, divenuto ormai un grosso parallelepipedo di cemento a ridosso di viale Pompilio.
«Una volta abbattuto - spiega l’assessore all’urbanistica, Andrea Murari - realizzeremo un campo da calcio, vale a dire quello che c’era prima della costruzione del garage. Preciso che una volta entrati in possesso a titolo gratuito dell’immobile, dovremo procedere con l’alienazione dei pochissimi posti auto venduti ».
Il garage di Due Pini è una delle opere più discusse del Pru di Borgochiesanuova, che prevedeva la riqualificazione di quel quartiere e di Due Pini e la costruzione di nuove case. Tra queste anche i condomini del quartiere nato con il Pru, vale a dire Borgonuovo.
L’autorimessa costruita da Unieco - la coop reggiana fallita pochi anni fa - doveva originariamente ospitare le auto degli abitanti del quartiere. Ma i posti auto sono rimasti invenduti, tranne un paio. Anche il campetto sportivo costruito sul tetto dell’edificio ha fatto una brutta fine. Un po’ per l’azione di vandali, un po’ per l’usura dovuta all’assenza di manutenzione, tanto i canestri quanto la pavimentazione arancione in tartan, si sono danneggiati. Da anni la superficie a brandelli del campetto fa mostra di se per chi percorre viale Pompilio.
Certo, il quartiere ha bisogno anche di altri interventi. Soprattutto in quei tratti che non furono interessati alla riqualificazione del Pru. «Ci hanno segnalato problemi con i marciapiedi e l’illuminazione - riferisce Luciano Tonelli, presidente del Club delle tre età, che nel quartiere ha diversi soci - li incontrerò a giorni». L’assessore ai lavori pubblici, Nicola Martinelli, riconosce che « è vero, diversi marciapiedi richiedono degli interventi. In particolare ci occuperemo di quelli di via Val d’Ossola e in via Tamassia. Ho già avuto modo di sentire gli abitanti della zona in occasione di precedenti incontri. In particolare i residenti in via Bolivia, dove però i marciapiedi e quindi i lampioni sono su terreno di proprietà Aler. Solleciteremo l’azienda di viale Risorgimento». La questione di via Bolivia è un rompicapo. Come per altri terreni della periferia sud, le competenze sulla manutenzione delle opere di urbanizzazione sono spesso dubbie e danno origine ad accesi con fronti tra enti.
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