MANTOVA. «Una sofferenza vedere nel cuore della città uno spazio del genere occupato solo da vetrine vuote». Stefano Gola è presidente cittadino di Confcommercio e negoziante del centro storico. Lo spazio di cui parla è la Galleria Apollo, una scommessa commerciale purtroppo non riuscita. La piccola galleria di corso Umberto I oggi ospita un solo negozio, ma è solo l’epilogo di una storia travagliata.

Certo, la chiusura di negozi storici in centro, purtroppo, non è una novità in questo periodo. Ognuno si è fatto la propria idea sulle ragioni: la crisi economica, la Ztl, le difficoltà di parcheggiare a ridosso del centro, i prezzi troppo alti. Ma per la galleria Apollo, le difficoltà sono arrivate molto prima.

«Sono rimasta solo io - spiega la titolare del negozio dove si riparano borsette e altri oggetti in pelle - io ho una clientela specifica e vengono qui proprio per il mio negozio». Purtroppo la galleria non è mai riuscita a sfondare come passeggiata per un motivo semplice: non ha sbocchi. Ma vederla oggi, così spoglia, mette tristezza. Ricorda la galleria commerciale di via Ariosto, in Valletta Valsecchi, dove tutti i negozi (tranne uno) hanno chiuso molti anni fa. «Eppure avrebbe le carte in regola per diventare un’area commerciale - osserva Gola - e gli spazi non utilizzati, alla lunga, si rovinano. Agli inizi era una struttura all’avanguardia, ma non ci sono stati input. Per certi versi possiamo definirla un’area “degradata”».

In tutti questi anni, il turnover di negozi è stato notevole. Ma evidentemente il rapporti costi-benefici non è stato favorevole per chi ha provato ad aprire la propria attività in quella galleria, che conta due piani.

Non c’è un unico proprietario. La galleria è una sorta di condominio con diversi proprietari.

Affitti troppo alti? «Ma no - spiega il titolare di una pizzeria che si trova a due passi e che è proprietario di due vani nella galleria - io affitto a prezzo ridotto, ma non riesco a trovare nessuno disposto ad aprire il proprio negozio lì».