Mantova, solo cinque volte in consiglio: maglia nera alla Cappellari
L’esponente leghista è stata la meno presente in via Roma nel corso del 2018. Ma pesano gli impegni in Regione. In dodici non sono mancati una sola volta
Sandro MortariMANTOVA. Dopo due anni di fila, Paola Bulbarelli (capogruppo di Fratelli d’Italia) perde la maglia nera del consigliere comunale più assente. A strappargliela è la capogruppo della Lega Alessandra Cappellari. Nel 2018 l’esponente del Carroccio ha collezionato solo 5 presenze in 18 sedute, mentre la Bulbarelli 6. "Colpa" del seggio da consigliere regionale conquistato in marzo e della nomina a presidente della commissione Affari istituzionali del Pirellone che la tengono lontana. A penalizzare, invece, la Bulbarelli è la residenza a Milano.
I più presenti
I consiglieri più stakanovisti, quelli cioè che non si sono persi una seduta (compresa quella del conferimento delle benemerenze civiche) sono 12 su 32. Si tratta del presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti, del capogruppo del Pd Giovanni Pasetti con Laura Bonaffini e Luigi Rosignoli, Caterina Badalucco (FdI), il capogruppo di Forza Italia Pier Luigi Baschieri con Giuliano Longfils, Enrico Grazioli (Psi), il capogruppo di Palazzi 2015 Davide Provenzano con Paola Radaelli e Gabriele Squassabia, Massimo Zera (delle Lega, poi espulso).
Con una sola assenza sono Michele Annaloro, capogruppo dei Cinque Stelle, il suo collega di Movimento Tommaso Tonelli (vice presidente del consiglio), Rachele Bertelli, Paola Cortese e Alessandro Vezzani del Pd, Luca de Marchi (FdI), Maddalena Portioli (Palazzi 2015 e altro vice presidente del consiglio). A 16 presenze si sono fermati Patrizia Benasi, Sabrina Bottardi e Francesco Rossi del Pd, Alessandro Della Casa (Palazzi 2015) e Alberto Grandi (Comunità e territorio); a 15 Andrea Gorgati (Forza Italia); a 14 Matteo Bassoli (capogruppo di Sinistra italiana) e Roberto Irpo (gruppo misto); a 13 Francesca Andreatta (Pd).
I subentrati in corsa, Matteo Campisi (Pd) e Andrea Cantarelli (Sinistra italiana), hanno collezionato rispettivamente 13 (su 14) e 9 (su 9) presenze. Chi ha lasciato loro il posto nel corso dell’anno, Chiara Sortino (Pd), per diventare assessore, e Fausto Banzi (Si) per dedicarsi al partito come segretario provinciale, fino alle dimissioni aveva fatto l’en-plein: 4 presenze in 4 sedute e 9 su 9.
Record di delibere
Il 2018 è stato l’anno più prolifico degli ultimi nove. In 17 sedute sono state approvate 83 delibere, un record. Solo nel 2015 l’aula si riunì meno volte, 15, per produrre 68 delibere, ma erano due consigli, quello dell’amministrazione Sodano a fine mandato e quello dell’amministrazione Palazzi che subentrava.
Per la cronaca, nel 2017 le sedute consiliari furono 19 con 78 delibere. In un anno il consiglio ha discusso sette mozioni della minoranza e sei della maggioranza, oltre a due ordini del giorno della maggioranza e a una serie di interrogazioni. In attesa di discussione ci sono ancora 13 ordini del giorno, 36 mozioni, 12 interrogazioni orali e 33 a risposta scritta, oltre a sei raccomandazioni.
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