Poliziotti sull’autobus, sorpresi a bordo in 24 senza il biglietto
Intesa tra Apam e questura. Lunedì scorso sono iniziati i servizi di controllo e di sicurezza a bordo
MANTOVA. Quello che ha reso necessaria la presenza di personale della polizia di stato a bordo degli autobus sono due problemi annosi: quello della sicurezza di autisti e passeggeri (i primi spesso bersaglio di violenze) e quello di chi viaggia senza biglietto e senza abbonamento (che, stando agli utenti dell’Apam, sarebbero tanti). Lunedì, secondo i termini dell’accordo stretto tra il questore e i vertici dell’Apam, sono iniziati i servizi di controllo e di sicurezza a bordo dei bus che fanno la spola tra la città e l’hinterland. E sono arrivati anche i primi risultati: ventiquattro le persone che, trovate sprovviste di biglietto, sono state sanzionate e invitate a scendere; e una cittadina straniera, che al momento del controllo era senza documenti, per la quale sono in corso verifiche con l’ufficio immigrazione.
I controlli sono stati compiuti a bordo degli autobus e nei pressi delle stazioni e dei capolinea. A entrare in azione sia personale della questura in divisa che i controllori dell'Apam. Orari, luoghi e linee sono stati scelti in base a episodi accaduti nel recente passato e a problematiche di ordine e sicurezza pubblica.
Questa prima fase dei controlli ha avuto lo scopo, in particolare – spiega una nota della questura – di garantire la sicurezza dei trasporti e degli utenti, di verificare l'identità dei passeggeri connotati da situazioni e atteggiamenti sospetti nonché sanzionare eventuali comportamenti illeciti e situazioni di irregolarità». I servizi, promettono questura e Apam, proseguiranno «a garanzia della sicurezza dei viaggiatori.
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