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A Bagnolo via al taglio delle tasse: addizionale giù del 10% per 2.430 cittadini

Manovra possibile dopo il calo dei mutui e la lotta all’evasione. La delibera approvata in giunta ora arriverà in consiglio

Francesco Romani
1 minuto di lettura

BAGNOLO SAN VITO. Il Comune taglia le tasse ai cittadini. La diminuzione dell’aliquota Irpef del 10% riguarderà una platea di 2.430 persone, delle quali la maggioranza, 1.484 per l’esattezza sono lavoratori dipendenti e 718 sono invece pensionati. La decisione è stata presa nell’ultima giunta comunale e sarà votata nel prossimo consiglio che si terrà indicativamente entro la metà di febbraio. Per la giunta, questo taglio, dovrà essere solo un primo passo per affrontare più consistenti detrazioni nel prossimo quinquennio. Operazione che sarà di competenza della amministrazione che uscirà dalle elezioni amministrative del prossimo 26 di maggio.

La manovra che inizia a tagliare le tasse è stata resa possibile dalla riduzione del debito che se ammontava a oltre otto milioni nel 2013 (8 milioni e 77mila euro), è stata contenuta a 5 milioni e 229mila euro alla fine dello scorso anno. «Non abbiamo attivato nuovi mutui ed abbiamo ridotto quelli in essere - spiega il sindaco Manuela Badalotti -. E questo ci ha consentito di sgravare la spesa corrente, avendo a disposizione fondi per poter investire in altri settori». In particolare, vi sono state piccoli riduzioni sulla tassa rifiuti, ma anche sulle spese della mensa. Contemporaneamente si è riusciti a programmare la serie pressoché completa delle asfaltature, a far partire la piazzola ecologica, ad attivare la rete di distribuzione dell’acqua potabile attraverso l’acquedotto.
«Servizi essenziali per i residenti - prosegue il primo cittadino -. Ma che si sono affiancati al mantenimento di tutti i servizi ed alla crescita nelle dotazioni per il sociale. Oggi sul welfare investiamo 200mila euro in più che nel 2013».

Il bilancio con i conti in ordine e la riduzione delle spese per i mutui si accompagnano alla lotta all’evasione che ora si avvale anche di uno staff esterno per completare gli accertamenti. Quanto recuperato dall’amministrazione comunale è, di fatto raddoppiato. «Per questo - conclude la Badalotti - d’accordo con l’assessore al bilancio Sandro Resta, riteniamo che la misura della riduzione del 10% dell’addizionale Irpef possa e debba diventare strutturale per aiutare le famiglie del nostro paese che oggi, oltre all’esenzione per i redditi inferiori a 15mila euro possono beneficiare anche di un’addizionale Irpef ridotta dallo 0,5 allo 0,45%». La misura, ora approvata dalla giunta, è stata inserita nel Dup (il Documento unico di programmazione, la “bibbia” che orienta l’azione dell’amministrazione) e nel bilancio. Atti che saranno discussi dal consiglio comunale non appena il revisore dei conti (che ha 20 giorni di tempo) darà la propria valutazione. 


 

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