Mantova, in Belleli è muro contro muro per l’integrativo: gli operai bloccano gli straordinari
Il segretario della Fiom Cgil Marco Massari: delusi dal no a priori dell'azienda ai premi di risultato. L’amministratore delegato Paolo Fedeli: per noi vale solo la meritocrazia. Protesta nel weekend
Monica VivianiMANTOVA. Da una parte: l’azienda che si dice non disponibile a riconoscere salari aggiuntivi. Dall’altra: l’assemblea dei lavoratori che risponde con lo sciopero degli straordinari per le giornate di sabato 9 e domenica 10 febbraio. Nuovo muro contro muro tra azienda e Fiom Cgil in Belleli Energy Cpe. Questa volta il nodo del contendere riguarda il rinnovo del contratto integrativo aziendale scaduto da sette anni.
Relazioni sindacali da migliorare, assunzioni, formazione, sicurezza, premio di risultato legato agli obiettivi raggiunti, indennità oraria, turni notturni facoltativi per gli over 55: queste alcune delle richieste presenti nella piattaforma votata all’unanimità dall’assemblea dei lavoratori il 19 novembre scorso e al centro di un primo incontro tra direzione aziendale e Rsu il 30 gennaio, al quale era presente il segretario generale della Fiom Marco Massari.
Se su relazioni sindacali, occupazione, formazione, ambiente e sicurezza il confronto è proceduto su un binario di condivisione, le strade sono tornate a dividersi su orario di lavoro, premio di risultato e indennità oraria. «L’azienda - spiega Massari - non ha accettato la richiesta di rendere facoltativo il lavoro notturno per gli over 55 rifiutandosi di procedere anche a una simulazione numerica dei casi possibili come da noi proposto». I lavoratori avevano poi avanzato la richiesta di un premio di produzione legato al raggiungimento di obiettivi da concordare durante la trattativa, di un’indennità di presenza oraria nonché del ripristino del pagamento del premio feriale a luglio.
«Abbiamo ricevuto dei no a priori - prosegue Massari - a tutte queste richieste. Non posso che esprimere delusione e amarezza perché ancora una volta si perde l’occasione per provare a migliorare le condizioni di lavoro mentre in altre aziende mantovane paragonabili con Belleli si continua a fare contrattazione aziendale». Riuniti martedì 5 febbraio in assemblea alla fine di ogni turno «i lavoratori hanno quindi deciso di sostenere la vertenza con lo sciopero di qualsiasi straordinario per sabato e domenica».
In sostanza l’azienda continuerà ad applicare l’integrativo scaduto ma non aggiungerà nuove forme di premialità: «Un premio c’è già, arriva dal passato e non abbiamo toccato il pregresso - replica l’ad Paolo Fedeli - ma con noi ora vale solo la meritocrazia, altrimenti in circolo virtuoso che abbiamo iniziato non si completa. Premiamo la dedizione al lavoro e l’efficienza dei singoli e crediamo di essere capaci di capire chi lo merita. Riteniamo di aver dimostrato di essere un management serio che ha riportato Belleli in acque sicure e siamo all’inizio del rilancio».
Sabato ai cancelli di via Taliercio si terrà un presidio.
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