Poggio rusco. Sommerso da una valanga di denunce per truffa e appropriazione indebita, ora dovrà risponderne davanti al giudice. Ieri mattina prima udienza filtro che vede sul banco degli imputati Sandro Ghidini, 55 anni di Poggio Rusco, amministratore di condomini. . La procura infatti ha riunito in un unico fascicolo le pesanti contestazioni che cinque diversi avvocati hanno inoltrato per conto di undici condomini sparsi in tutto il Basso Mantovano. Più precisamente a Ostiglia, Schivenoglia, Sustinente, Villa Poma, Poggio Rusco, ma anche Mantova e Mirandola, in provincia di Modena.
Le accuse sono sempre le stesse: appropriazione di importanti somme dai conti correnti dei condomini, accensione di molteplici mutui in istituti di credito a nome degli stessi ma a loro insaputa, con appropriazione dei capitali erogati dalle banche, la cui destinazione è attualmente sconosciuta e per finalità inesistenti.
Ancora: aperture di conti correnti che le banche hanno concesso sulla base di verbali mai approvati dalle assemblee. Complessivamente, secondo l’accusa e secondo l’indagine promossa dalla Guardia di finanza, Ghidini si sarebbe impossessato di oltre un milione di euro.
Ma ieri mattina, nel corso dell’udienza presieduta dal giudice Chiara Comunale, c’è stato un colpo di scena: il pm che si è occupato delle indagini non ha depositato in cancelleria la lista dei testi d’accusa e quindi questi non potranno essere sentiti.
Potranno testimoniare solo quelli della difesa e delle parti civile, due in tutto.
Ma veniamo ai reati contestati per ognuno dei condomini e alle somme che l’accusa ritiene sottratte.
La stragrande maggioranza delle presunte truffe e delle appropriazioni indebite aggravate messe a segno si sono concentrate in quattro condomini di Poggio Rusco dove Ghidini risiede. Prima fra tutti il “Gianluigi”.
Nei cinque anni di amministrazione è accusato di essersi appropriato di 500mila euro. Identica contestazione per il condominio Matteotti di Schivenoglia.
Anche in questo caso Ghidini aveva presentato alla banca un falso verbale di assemblea nel quale risultava che lo avessero autorizzato ad accendere un mutuo di 31mila euro.
Invece no. E poi ancora il condominio “Quadrifoglio” di Ostiglia. Esibendo un falso verbale assembleare avrebbe contratto un finanziamento di 45mila euro. Stessa presunta tecnica truffaldina al condominio Oberdan di Mantova, dal quale ha sottratto oltre settemila euro.
Ma il colpo grosso, secondo l’accusa, l’avrebbe messo a segno al condominio Corte Nuova di Poggio Rusco dove avrebbe acceso, senza il consenso degli inquilini, un mutuo di 300mila euro.
La prossima udienza è stata fissata per il 16 luglio. —
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