In calo le unioni civili: ma le vecchie resistono più dei matrimoni
Nel 2018 ne sono state registrate 8: nessuna separazione. In aumento i divorzi brevi passati in un anno da 27 a 38
Sandro Mortari
MANTOVA. Quasi dimezzate. Dopo il boom dei primi due anni, nel 2018 le unioni civili registrate all’ufficio di stato civile del Comune di Mantova in via Gandolfo, hanno avuto una brusca frenata. Dalle 15 del 2017 si è scesi a otto dell’anno scorso. Difficile spiegare il motivo se non che, evidentemente, la legge Cirinnà, approvata nel 2016, aveva creato una tale attesa che le coppie dello stesso sesso desiderose di vivere insieme si sono precipitate subito in Comune per approfittare della nuova opportunità offerta dalla norma.
Non per nulla dall’agosto 2016, quando è entrata in vigore la legge, alla fine dell’anno le unioni civili furono 12. L’anno successivo sono aumentate per poi diminuire due anni dopo quando la possibilità di sottoscrivere l’unione si è consolidata. Unioni che si stanno rivelando più solide dei matrimoni tra persone di sesso diverso. Nel corso del 2018, infatti, non si sono registrate separazioni, mentre l’anno prima furono due le unioni civili sciolte.
Per la cronaca, va registrato anche che l’anno scorso sono diminuiti a Mantova i matrimoni civili: 98 contro i 107 dell’anno precedente. Crescono, invece, quelli celebrati con rito religioso che nel 2018 sono stati 52 (nel 2017 furono 49). Sommando le nozze in chiesa e quelle davanti al sindaco, ad un assessore o ad un consigliere comunale si nota un calo dell’istituto del matrimonio, tendenza in corso da qualche anno.
I divorzi cosiddetti brevi, cioè davanti all’ufficiale di stato civile senza complicazioni di avvocati e giudici e con una spesa modica di 16 euro (a patto di non avere figli e di non avere mire sul patrimonio del coniuge), sono in aumento. Nel 2017 erano stati 27 mentre nel 2018 38. In leggero calo, invece, le separazioni scese dalle 34 del 2017 alle 32 dell’anno successivo.
Matrimoni, unioni civili, divorzi e separazioni fruttano al Comune un certo reddito. Nel 2018 Via Roma dai matrimoni civili e dalle unioni civili ha incassato 9.160 euro. Il gruzzoletto è arrivato dai proventi per l’affitto delle varie sale (Palazzo Te, uffici demografici, sala degli stemmi e sala consiliare) dove pronunciare il fatidico sì. Dalle separazioni e dai divorzi sono arrivati, invece, appena 1.008 euro: i 16 euro che ogni coppia decisa a chiudere la relazione davanti al sindaco dove pagare come diritto fisso. —
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