MANTOVA. Il giornalista mantovano Nicola Borzi (è nato 52 anni fa a Canneto sull’Oglio) è indagato dalla procura di Roma per “rivelazione di segreto di Stato”. A rivelarlo lui stesso in un lungo post pubblicato sul suo profilo Facebook. Borzi e Bonazzi avevano scritto dei conti correnti aperti nella filiale romana di via Bissolati di Banca Nuova, gruppo Popolare di Vicenza, dalla Presidenza del Consiglio e dai Servizi segreti. Si trattava di quasi 1.600 operazioni bancarie per oltre 642 milioni, effettuate dal 17 giugno 2009 al 25 gennaio 2013 tra il quarto governo Berlusconi e l' era Monti. Il 17 novembre 2017 la Guardia di Finanza, su disposizione del procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone, aveva acquisito i documenti consegnati da Borzi in una chiavetta, ma i Finanzieri avevano lo stesso smontato il disco rigido del suo computer nella redazione del Sole 24 Ore a Milano sequestrandogli archivio, email, numeri di telefono. A metà febbraio ci sarà l’udienza dal Gip.
Rivelazione di segreti di Stato: giornalista mantovano indagato

Assieme a un collega aveva scritto dei conti correnti aperti nella filiale romana di Banca Nuova, gruppo Popolare di Vicenza, dalla Presidenza del Consiglio e dai Servizi segreti, e aveva consegnato lui stesso i documenti alla Guardia di Finanza. A metà febbraio ci sarà l’udienza dal Gip