La vendita della legna finisce a insulti e botte: condannata casalinga
Ma la donna racconta di essere lei la vittima: il processo contro il venditore è ad aprile
Andrea MogliaRIVAROLO MANTOVANO. Da una parte un commerciante di legname, dall’altra una cliente in attesa del rifornimento di legna. Alla consegna del carico, un’incomprensione e lo scoppio di una lite pesante. Tanto pesante che tutti e due sono andati a farsi medicare al pronto soccorso.
Il commerciante di legname, Lorenzo Gobbi, 75 anni, di Rivarolo Mantovano, è stato colpito dalla cliente - questa la sua versione - con due pugni al volto. E ha riportato ferite giudicate guaribili in 40 giorni. Risultato: querele incrociate e non uno, ma due diversi processi, istruiti a Cremona.
La prima sentenza è stata pronunciata nei confronti della cliente, Maria Rosa Pasquali, casalinga di 73 anni di Casalmaggiore: imputata di lesioni personali e violenza privata, è stata condannata a tre mesi di reclusione (pena sospesa) e una provvisionale sul risarcimento di trecento euro.
Ad aprile è stato fissato il processo per Lorenzo Gobbi, a sua volta querelato dalla donna. Tutto ha a che vedere con un carico di legna da ardere ordinato per telefono. Nel settembre del 2012 il commerciante mantovano, accompagnato dal figlio, portò un bancale di legna nella villetta della donna. Nell’atto di querela il commerciante mantovano ha raccontato di aver parcheggiato l’autocarro in cortile e di aver chiesto il pagamento della legna e delle relative cappottine di rivestimento.
Proprio dai teli per coprire il legname sarebbe nata la discussione: «Ha chiuso il cancello impedendomi di uscire, mi ha detto di non volere più la legna e di portarmela via». La lite è degenerata in un attimo, finché lei, con la mano destra che impugnava il telecomando del cancello – è la versione accusatoria – gli ha sferrato due pugni, uno sullo zigomo sinistro e l’altro sulla testa. Tutto è finito con l’arrivo della polizia locale.
Gobbi era finito all’ospedale Oglio Po: un medico gli aveva riscontrato lesioni al volto, un offuscamento della capacità visiva e traumi a uno zigomo e alla regione parietale sinistra. Ai primi sette giorni di prognosi del referto ne erano seguiti altri 34 del medico curante.
Anche la donna ha querelato il commerciante, raccontando ai carabinieri una versione diversa: secondo lei ad alterarsi all’improvviso era stato Gobbi che l’aveva spinta, colpita a schiaffi e pugni al volto e presa a calci una volta a terra. Anche lei si era rivolta al pronto soccorso: era stata dimessa con una prognosi di cinque giorni.
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