In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

E' bufera su del Marchi per le frittelle razziste, costretto al dietrofront

Il consigliere di Fratelli d'Italia travolto dalle proteste contro la sua iniziativa. "Annullo tutto, ma non scordate la mia storia: da anni aiuto famiglie in difficoltà"

Sandro Mortari
2 minuti di lettura

MANTOVA. La distribuzione di frittelle gratis solo ai bambini italiani, domani alluna park del Te - annunciata da Luca de Marchi - si è rivelata un boomerang. In mezza giornata i social e le agenzie di stampa si sono riempiti di messaggi indignati nei confronti del consigliere comunale di Fratelli d’Italia. Un coro di disapprovazione che è diventato assordante quando la segretaria nazionale di FdI Giorgia Meloni è scesa direttamente in campo per chiedere pubblicamente a de Marchi di scusarsi e di annullare la manifestazione, pena provvedimenti disciplinari contro di lui. È seguita una telefonata da parte del numero uno del partito mantovano Alessandro Beduschi, che lo ha con vinto a fare marcia indietro.

«Annullo tutto - dice de Marchi senza, però, dichiararsi pentito - ma vorrei che non si dimenticasse la mia storia. Sono dieci anni che aiuto tutte le settimane famiglie italiane in difficoltà. E anche extracomunitari, basta che non siano clandestini e delinquenti. Due anni fa, per esempio, ho pagato la retta della palestra ad un ragazzo appena uscito dal campo nomadi e promessa della boxe. E sono cinque anni che distribuisco frittelle al luna park. Ho sempre detto solo ai bambini italiani, ma potete chiedere a tutti che nessun bambino andava via senza il suo dolce, anche i tanti stranieri che venivano. Le ho regalate anche ai bimbi del campo nomadi, pur dicendo loro che avrebbero dovuto farsi aiutare dal sindaco Palazzi».

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Bagarre in aula all’appello, dai banchi del Pd: «Vattene»]]

Ammette di essere andato «sopra le righe», ma «fa parte del mio carattere e del mio fare politica. Comunque, a coloro che mi criticano chiedo che cosa facciano loro per il sociale...». A convincerlo a recedere dalle frittelle gratis ai soli bimbi italiani è stato Beduschi: «È il segretario - dice - ma anche un mio amico, e io lo ascolto». «È stata un’iniziativa personale e malposta - precisa dal canto suo Beduschi - Conosco la generosità di Luca, ma questa volta ha sbagliato. Quelli non sono i valori del nostro partito, che vuole garantire la libertà e la dignità di tutti coloro che sono in Italia, che non possono essere colpevoli di una politica sbagliata» conclude riferendosi a quella del centrosinistra sull’immigrazione.

Anche altri esponenti di spicco di Fdi, come la senatrice Rauti e la coordinatrice regionale Santanchè, hanno criticato duramente l’uscita di de Marchi. In particolare, la Rauti, esprimendo «netta condanna all’iniziativa di de Marchi, totalmente individuale e solitaria», ha tenuto a precisare che «non rientra minimamente nelle politiche di FdI, sempre inclusive e mai discriminatorie. De Marchi si scusi, ma la questione - annuncia - avrà un risvolto disciplinare».

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Giorgia Meloni: "Si scusi e cancelli tutto"]]

Anche il sindaco Mattia Palazzi è categorico: «Discriminare fa sempre schifo, discriminare i bambini ancora di più. Invito ad andarci in migliaia, mano nella mano con gli amici di scuola, siano essi bimbi di genitori immigrati o italiani, così quantomeno de Marchi dovrà spendere tanti soldi e forse smetterà di fare il razzista». E annuncia: «Entro settembre sarà pronto il nostro nuovo fondo per aiutare, con contribuiti economici, le famiglie, italiane e non che non possono permettersi di iscrivere i propri bimbi a società sportive. Mantova è questa, è la città dove da due anni oltre il 73% delle famiglie ha il nido gratis». Anche Viviana Beccalossi del gruppo misto in regione ha definito l’iniziativa di de Marchi «insensata e grave, una sceneggiata». E Carlo Giovanardi, ex ministro del centrodestra: «Se de Marchi non avesse fatto marcia indietro avrei fatto un banchetto anche io, di fronte a lui, distribuendo frittelle a tutti i bambini bisognosi».

Sui social la polemica ha dilagato. Gli assessori della sua giunta, Marianna Pavesi e Chiara Sortino, i consiglieri comunali del Pd Rachele Bertelli e Laura Bonaffini, oltre al capogruppo della lista gialla Provenzano, prendono le distanze dall’iniziativa di de Marchi. Il segretario provinciale della Cgil Daniele Soffiati si è limitato a pronunciare un eloquente «inqualificabile». Selvaggia Lucarelli, opinionista e scrittrice, ha commentato: «La politica sulla pelle dei bambini. Che pena. Che involuzione. Che abbruttimento». Sulla stessa linea il collega Paolo Roversi: «Da mantovano mi vergogno, i bambini sono bambini punto».


 

I commenti dei lettori