MANTOVA. Hanno scritto persino al ministero dei Trasporti. Senza risposta. Un sos, una segnalazione di strada pericolosa come ultimo tentativo diplomatico per risolvere il problema del traffico sulla Cisa. Traffico intenso di giorno e di notte, 27mila veicoli quotidiani che sfiorano le case, e traffico pesante anche di notte, nonostante ci sia un divieto dalle 22 alle 6. I cittadini di Borgo Virgilio riuniti nel Comitato Nuova Salute e Sicurezza 62, promettono, a questo punto, forme di protesta più incisive. Sono delusi, stanchi, innervositi dalle notti in bianco, preoccupati per l’inquinamento e per la sicurezza.
C’è chi, in poche ore, ha contato più di 30 mezzi pesanti, che fanno tremare i muri e oscillare i quadri appesi alle pareti. Molti il traffico non lo sentono perché, per dormire, sono costretti a imbottirsi di sonniferi. «Non si sta facendo nulla per risolvere il problema - tuona la presidente del comitato Monica Passeri - la Cisa è diventata una superstrada, in cui i camion passano indisturbati, senza pagare pedaggi e senza rispettare i limiti di velocità. Per evitare buche e avvallamenti sbandano e si avvicinano ai marciapiedi. Cosa aspettano? Che ci scappi il morto?».
La conferma arriva dal Comune: «Nell’ultimo mese i nostri vigili hanno fatto due pattugliamenti notturni - spiega il sindaco Alessandro Beduschi - e stiamo aspettando i dati delle altre forze di polizia». Un altro dato atteso dall’amministrazione è quello relativo alla velocità media delle auto dopo l’istituzione del nuovo limite: la rilevazione è stata possibile grazie a una scatola nera installata tra Cerese e Cappelletta.
«In questo modo - aggiunge l’assessore ai lavori pubblici Francesco Aporti - potremo verificare se il limite dei 30 all’ora ha funzionato come deterrente. La sensazione è che ci sia stato un rallentamento. Il prossimo passaggio saranno i controlli con i velox mobili». A breve saranno pronte anche le prime rilevazioni degli inquinanti dell’aria: la centralina dell’Arpa è stata rimossa martedì e tra qualche settimana dovrebbero arrivare i risultati. Ancora senza risposta anche la richiesta al Ministero per poter installare varchi d’accesso elettronici sulla Cisa, un sistema che potrebbe davvero disincentivare il flusso di mezzi pesanti nelle ore notturne. In attesa di una soluzione strutturale: «Continueremo a insistere - prosegue il sindaco - per un bypass che tolga il traffico da questa strada».
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