Borgo Virgilio, il comitato della Cisa scrive al ministero: «Strada pericolosa, serve un intervento»
Nell’ultimo mese due pattugliamenti notturni della polizia locale contro il transito dei camion. Mancano ancora i dati della prefettura
Sabrina PinardiMANTOVA. Hanno scritto persino al ministero dei Trasporti. Senza risposta. Un sos, una segnalazione di strada pericolosa come ultimo tentativo diplomatico per risolvere il problema del traffico sulla Cisa. Traffico intenso di giorno e di notte, 27mila veicoli quotidiani che sfiorano le case, e traffico pesante anche di notte, nonostante ci sia un divieto dalle 22 alle 6. I cittadini di Borgo Virgilio riuniti nel Comitato Nuova Salute e Sicurezza 62, promettono, a questo punto, forme di protesta più incisive. Sono delusi, stanchi, innervositi dalle notti in bianco, preoccupati per l’inquinamento e per la sicurezza.
C’è chi, in poche ore, ha contato più di 30 mezzi pesanti, che fanno tremare i muri e oscillare i quadri appesi alle pareti. Molti il traffico non lo sentono perché, per dormire, sono costretti a imbottirsi di sonniferi. «Non si sta facendo nulla per risolvere il problema - tuona la presidente del comitato Monica Passeri - la Cisa è diventata una superstrada, in cui i camion passano indisturbati, senza pagare pedaggi e senza rispettare i limiti di velocità. Per evitare buche e avvallamenti sbandano e si avvicinano ai marciapiedi. Cosa aspettano? Che ci scappi il morto?».
Ai disagi quotidiani si somma il traffico straordinario che si riversa sulla Cisa quando l’A22 chiude per lavori o incidenti: gli ultimi episodi risalgono a martedì e giovedì scorsi, quando, a causa di incidenti in autostrada, sulla Cisa fra Cappelletta e Cerese, su via Parma, e sulla Romana fra San Biagio e Cerese, il traffico è rimasto congestionato per ore. Il comitato è critico anche sui controlli: «Devono essere una priorità. Abbiamo sollecitato controlli soprattutto al mattino presto, dalle 5 alle 6, che è l’orario più trafficato. Sembrava che ci sarebbero stati i controlli anche di altre forze dell’ordine, ma per ora dalla prefettura non è arrivato alcun dato».
La conferma arriva dal Comune: «Nell’ultimo mese i nostri vigili hanno fatto due pattugliamenti notturni - spiega il sindaco Alessandro Beduschi - e stiamo aspettando i dati delle altre forze di polizia». Un altro dato atteso dall’amministrazione è quello relativo alla velocità media delle auto dopo l’istituzione del nuovo limite: la rilevazione è stata possibile grazie a una scatola nera installata tra Cerese e Cappelletta.
«In questo modo - aggiunge l’assessore ai lavori pubblici Francesco Aporti - potremo verificare se il limite dei 30 all’ora ha funzionato come deterrente. La sensazione è che ci sia stato un rallentamento. Il prossimo passaggio saranno i controlli con i velox mobili». A breve saranno pronte anche le prime rilevazioni degli inquinanti dell’aria: la centralina dell’Arpa è stata rimossa martedì e tra qualche settimana dovrebbero arrivare i risultati. Ancora senza risposta anche la richiesta al Ministero per poter installare varchi d’accesso elettronici sulla Cisa, un sistema che potrebbe davvero disincentivare il flusso di mezzi pesanti nelle ore notturne. In attesa di una soluzione strutturale: «Continueremo a insistere - prosegue il sindaco - per un bypass che tolga il traffico da questa strada».
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