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Un’indagine di mercato. Palazzo Ducale vuole ristorante e caffetteria

La direzione della reggia ci riprova dopo il bando deserto. Martedì Assmann spiegherà in pubblico l’intera operazione

Sandro Mortari
2 minuti di lettura

 



MANTOVA. «Una consultazione di mercato», un’indagine preliminare, per evitare che la futura gara vada deserta. Come l’anno scorso. Palazzo Ducale ci riprova a riaprire la caffetteria e il ristorante all’interno della Reggia dei Gonzaga mettendo a gara la concessione. Nel maggio del 2018 andò male con nemmeno un’offerta presentata. Questa volta, però, si parte da un’indagine di mercato per conoscere se l’operazione è appetibile o meno da parte degli imprenditori del settore.

Soprattutto, si fa in modo che chi sia interessato ad aprire il doppio punto di ristoro al Ducale (o solo uno) indichi prima all’amministrazione le proprie condizioni per partecipare. Nell’avviso, infatti, vengono fornite solo delle indicazioni circa la base d’asta (canone d’affitto annuale e royalties sul fatturato, già più convenienti rispetto a quelli inseriti nel bando del 2018). Quella definitiva arriverà solo quando Consip, che assiste il Ducale, avrà il via libera per bandire l’appalto. Chi è interessato a questa prima fase può scaricare la documentazione dal sito di Palazzo Ducale, nella sezione Amministrazione trasparente, e rispondere all’avviso entro le ore 13 del 22 marzo. Per illustrare l’operazione e fugare ogni dubbio il direttore del Ducale Peter Assmann terrà un incontro pubblico nell’Atrio degli arcieri martedì 26 febbraio alle 18.

L’oggetto rimane sempre lo stesso: l’apertura di una caffetteria e di un ristorante per una cinquantina di coperti al Ducale, museo da oltre 300mila visitatori all’anno. La caffetteria sarà nel Palazzo del Capitano, con accesso dall’ingresso principale del museo (c’è la possibilità di un secondo accesso autonomo tra piazza Sordello e piazza Lega lombarda). La superficie è di 97 metri quadrati.

Il ristorante è previsto in piazza Santa Barbara, di fronte all’omonima basilica palatina, in un edificio del 1571 progettato dal Bertani. Si tratta di 143 metri all’interno e di 80 all’esterno, con la possibilità di due dehors in piazza Santa Barbara e nel cortile di Frambus. La durata della concessione sarebbe di 9 anni (nella precedente gara era di 6); l’amministrazione della reggia prevede che «il ricavo delle vendite e delle prestazioni in 9 anni (al netto di Iva)», ammonti a «5,3 milioni per il ristorante e a 2,6 per la caffetteria».

L’indicazione del canone annuale che il concessionario dovrebbe corrispondere potrebbe aggirarsi sui 7mila euro per la caffetteria e sui 14mila euro per il ristorante (nel vecchio bando le cifre erano 7.800 e 14.400 euro). L’importo delle royalties, cioè la percentuale sul fatturato annuo senza Iva, non è stato indicato (l’altra volta era l’1%), mentre è previsto che canone e royalties non siano dovuti per i primi due anni (nel 2018 lo sconto riguardava solo un anno). I potenziali gestori si dovranno fare carico di alcune opere di ristrutturazione valutate in 82mila euro: su questo punto, in sede di indagine di mercato, potranno far conoscere il loro parere, dire, cioè, se quei lavori potrebbero costituire per loro un ostacolo o meno alla partecipazione. —
 

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