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Ecco il software che conta l’età, il Carlo Poma tra i primi in Italia

In ospedale lo strumento per indagare nel dettaglio la crescita scheletrica. Nella Pediatria sarà usato per valutare precocità e ritardo della pubertà

Roberto Bo
1 minuto di lettura

MANTOVA. Un software di ultima generazione e completamente automatizzato per lo studio dell’età ossea. L’ospedale Carlo Poma ancora una volta al top, dopo l’arrivo nei giorni scorsi del nuovo super acceleratore lineare per la cura dei tumori, nel campo dell’innovazione tecnologica. Nelle scorse settimane in strada Lago Paiolo è arrivato anche un nuovo strumento diagnostico per indagare l’età scheletrica nei casi di disturbo dell’accrescimento, nei ritardi puberali o nella pubertà precoce.

Il software è a disposizione degli ospedali di Mantova, Asola e Pieve di Coriano e colloca il Poma tra le prime strutture sanitarie italiane a dotarsi di questa possibilità insieme al Gaslini di Genova, al Bambino Gesù di Roma, al Meyer di Firenze e al San Raffaele di Milano.

La lettura dell’esame computerizzato si esegue attraverso la radiografia del distretto mano-polso, comparando i dati raccolti con due diversi metodi, il Greulich & Pyle e il Tanner-Whitehouse, ideati negli anni Sessanta per valutare l’età scheletrica mediante l’utilizzo di valori di riferimento. Il nuovo strumento è particolarmente utile nelle indagini legate alle problematiche più frequentemente trattate e dall’ambulatorio di Endocrinologia Pediatrica del Poma, gestito dagli specialisti Claudio Giacomozzi e Antonella Tirendi, nell’ambito dell’attività della struttura di Pediatria, diretta da Silvia Fasoli. Ma sarà probabilmente usato anche per stabilire l’età dei presunti minorenni ai fini delle perseguibilità in caso di reato.

Il nuovo sistema computerizzato consente di valutare la dimensione e la forma delle ossa combinando il Greulich e Pyle e il Tanner-Whitehouse. Fra i vantaggi la refertazione istantanea, la standardizzazione e l’annullamento della variabilità della lettura fra differenti operatori e anche per lo stesso operatore. La maggiore omogeneità dei risultati permette una più accurata ripetibilità dell’esame nello stesso paziente durante un follow-up che può durare anni.

Nulla cambierà per i medici e pediatri di base e per i cittadini nella richiesta dell’esame con prescrizione medica. Saranno i radiologi dei tre presidi ospedalieri a valutare l'appropriatezza degli esami eseguiti e ad avvalersi del software di valutazione automatizzata per lo studio dell'età ossea. I dati elaborati verranno resi quindi successivamente disponibili per il pediatra.

Il software è stato installato grazie alla collaborazione del direttore della Fisica Sanitaria, Giampietro Barai, e del direttore della Radiologia e Diagnostica per Immagini, Stefano Colopi, dopo un test durato circa quattro mesi.

Si aggiunge così un ulteriore tassello al potenziamento dell’attività di diagnosi nel campo dell’endocrinologia pediatrica, con l’obiettivo di introdurre sul territorio mantovano le ultime conoscenze scientifiche a livello internazionale.

 

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